18 agosto 2016

DOMENICO PASSANTINO, Quelli della mia eta'



Ecco come un trentenne anticonformista vede oggi i suoi coetanei:


Quelli della mia età
chissà in quale società
sono finiti.
Io li immagino sfiniti
dietro ai passeggini, le sere,
senza bicchiere
né sangria,
li vedo sui divani in apatia,
mangiare pizza o kebab
senza amici e senza pub,
andati via dai posti di ritrovo,
nascosti ciascuno nel proprio covo,
li vedo parlare sul web
in un club
di sconosciuti conosciuti per caso,
ognuno col suo vaso
di Pandora,
il pandoro, dono che sancisce clientela,
il pastore comanda e il gregge che bela;
li immagino che parlano di ferie e di lavoro,
proprio loro persone serie
come i padri loro,
grigi nelle occupazioni quotidiane,
tutti chiusi nelle loro tane.
La tane delle famiglie,
i pasti consumati più volte al giorno
e poi lavare le stoviglie;
le visioni porno,
pasto principale dell'adolescenza,
divenute solo un contorno
accessorio, di cui poter fare anche senza.
La passioni affievolite,
come un mortorio,
un formicolìo di vite
e l'andirivieni dal consultorio.
C'è stato sempre un prima
quando io eravamo noi,
un'alba o una mattina
passata subito poi,
ché nemmeno il tempo di capire, di reagire,
come incudine colpita dal martello,
andiamo in solitudine verso il macello.

Domenico Passantino

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