Al poeta palestinese abbiamo dedicato l'attenzione che merita in questo blog. Oggi lo ricordiamo con questi versi:
Potete legarmi mani e piedi
Togliermi il quaderno e le sigarette
Riempirmi la bocca di terra
La poesia è sangue del mio cuore vivo
sale del mio pane luce nei miei occhi.
Sarà scritta con le unghie
lo sguardo e il ferro
la canterò nella cella della mia prigione
al bagno
nella stalla
sotto la sferza
tra i ceppi
nello spasimo delle catene.
Ho dentro di me un milione d'usignoli
Per cantare la mia canzone di lotta
MahmOud Darwish (13 marzo 1941 – 9 agosto 2008)
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