Foto di D. Passantino
Mi piace pubblicare stamane una
curiosa nota del giovane filologo Domenico Passantino su un monumento minore
particolarmente caro ai marinesi.
L'obelisco di Ficuzza
Domenico Passantino
All'entrata del bosco Ficuzza, proprio al bivio Marineo-Corleone-Ficuzza
si erge un obelisco, chiamato La Guglia del quale sono riuscito a scovare
scarse notizie sul web. Si trova scritto soltanto che si chiama "La
Guglia", che risale al periodo borbonico e che reca incise indicazioni
geografiche. Trovo anche un rimando a Vincenzo Viscardi, Ficuzza e le sue
architetture, Collana Sicilia Foreste 45, 2010, p.127, che, tuttavia, non ho
reperito. L'obelisco ha la base quadrangolare e ogni faccia è rivolta verso
quattro punti: l'entrata di Ficuzza, Marineo, Corleone e Palermo. Sulla faccia
rivolta verso Ficuzza è inciso: AD REGIAS AEDES Alla lettera il significato è:
verso la casa regia. Sulla faccia rivolta verso Marineo è inciso: AD PAGUM CUI
MARINEO NOMEN Cioè: verso il villaggio che si chiama Marineo. Sulla faccia
rivolta verso Corleone è inciso: AD OPPIDUM QUOD NUNE SICULIS CORLEONE. Da
intendersi correttamente: AD OPPIDUM QUOD NUNC SICULIS CORLEONE La E dopo NUN
non dà senso ed è da addebbitarsi ad una correzione/lettura errata della C
originaria tramite l'aggiunta di un seghetto al centro della lettera.
L'epigrafe è da intendersi: Verso la piazziaforte che adesso per i Siculi (si
chiama Corleone). Sulla quarta e ultima faccia ossia quella rivolta verso
Palermo è inciso: AD URBEM PRINCIPEM Verso la città principale. Vanno notate
due cose: 1) I sostantivi AEDES, casa, PAGUS, villaggio, OPPIDUM, piazzaforte e
URBS, città formano una specie di klimax ascendente in ordine di grandezza in
qualità di agglomerati di case: dal più piccolo al più grande. 2) AEDES si
trova sul lato opposto ad URBS e PAGUS si trova sul lato opposto ad OPPIDUM, e
questa sistemazione riflette ovviamente la topografia del luogo. Non solo: è
messo in opposizione il grande al piccolo, ma solo in apparenza, perché URBS,
la città è PRINCEPS, principale, ma le AEDES, la casa, sono REGIAE, è regale.
Risultano e risaltano quindi in opposizione PAGUS e OPPIDUM, il villaggio e la
piazzaforte, Marineo e Corleone. Altro elemento da notare è il fatto che
l'incisore/ideatore dell'epigrafe scriva: QUOD NUNC SICULIS CORLEONE, alludendo
al fatto che la piazzaforte di Corleone ADESSO viene chiamata così dai
Siciliani, ma che un tempo doveva chiamarsi diversamente. È noto infatti che
esso, fino al 1800 era più noto con il nome di Coriglione.
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