09 febbraio 2018

IL SAN PAOLO DI PASOLINI



«Qualcuno mi chiederà: come resuscitano i morti? Con quale corpo essi si ripresenteranno? Ah, che stupida domanda!
Quello che si semina non ritorna vita se prima non muore.
E se si semina, non è il corpo che si farà quello che si semina: ma un semplice granello, per esempio, di frumento e di qualche altra cosa. Dio poi dà ad esso un corpo come ha stabilito: a ciascun seme dà il proprio corpo.
Non ogni carne è la stessa carne; ma una carne è quella degli uomini, una carne è quella degli animali, una carne è quella degli uccelli e una carne è quella dei pesci.
E ci sono corpi celesti e corpi terrestri: diverso però è lo splendore dei corpi celesti, diverso quello dei corpi terrestri...
Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: una stella è diversa infatti da un’altra stella per splendore.
Così è anche la resurrezione dei corpi.
Si semina nella corruzione: e ciò che si è seminato nella corruzione risorge nell’incorruttibilità. Si semina nella vergogna, e ciò che si semina nella vergogna, risorge nella gloria. Ciò che si semina nella debolezza, risorge nella forza. Si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.
Se c’è un corpo animale, ce n’è anche uno spirituale.
Però vi dico, fratelli, che carne e sangue non possono far proprio il Regno di Dio, né la corruzione può far propria l’incorruttibilità.
Ecco che io vi annuncio un mistero: tutti, certo, non ci addormenteremo, morendo, ma tutti saremo trasformati in un istante, al suono dell’ultima tromba...
È necessario infatti che questo nostro essere corruttibile rivesta l’incorruttibilità, e questo nostro essere mortale, rivesta l’immortalità. Quando tutto ciò si sarà compiuto, si compirà la parola che è stata scritta... "Dov’è, morte, la tua vittoria? Dov’è, morte, la tua lama?”
La lama della morte è il peccato; e la forza del peccato è la Legge».
.
( Pasolini, San Paolo)

Nessun commento:

Posta un commento