02 aprile 2018

Agli ultimi GATTO-COMUNISTI di Marineo

  
       Non so quanti di voi hanno avuto mai da fare con i finti GATTO-COMUNISTI. Nel mio paese natale ne ho conosciuti tanti e qualcuno in giro si trova ancora. A loro voglio dedicare questi versi di Trilussa. (fv)

Er compagno scompagno

Un Gatto, che faceva er socialista
solo a lo scopo d’arivà in un posto,
se stava lavoranno un pollo arosto
ne la cucina d’un capitalista.

Quanno da un finestrino su per aria
s’affacciò un antro Gatto: – Amico mio,
pensa – je disse – che ce so’ pur’io
ch’appartengo a la classe proletaria!

Io che conosco bene l’idee tue
so’ certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me…Semo compagni!

No, no – rispose er Gatto senza core –
io nun divido gnente co’ nessuno:
fo er socialista quanno sto a diggiuno,
ma quanno magno so’ conservatore!

Trilussa,Tutte le poesie, Mondadori, 1975

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