03 aprile 2018

IL POPOLO TRADITO DA TUTTI




     Questa mattina mi piace riprendere quattro righe scritte con il cuore da un amico di facebook che, con lucidità e passione, riesce a dire verità elementari che  politologi e giornalisti profumatamente pagati fanno finta di non vedere. (fv)

IL POPOLO TRADITO DA TUTTI


Non può rinascere alcuna sinistra senza un atto di umiltà e di profondissima autocritica, che parta da una presa di coscienza e capacità di empatia totale col popolo che ha abbandonato....
Il popolo oggi è formato dagli anziani che non riescono più a curarsi; pensionati che guardano retequattro, a cui mancano i soldi per la spesa, condizionati e plagiati da una TV che trasmette quotidianamente paure e notizie false sugli immigrati brutti e cattivi; sono le.ns mamme, le.ns zie.che votano lega e berlusconi, anime pure, sale della terra, gente semplice che ha dedicato la propria vita a figli e nipoti e che non sa come va il mondo e non legge o capisce nè Serra ne Augias e che bisogna imparare a capire, amare e aiutare.
Sono popolo oggi gli operai depressi e incerti del loro futuro, senza rappresentanza, traditi da sindacati e partiti, che guardano nauseati un Governo, che si dichiara di sinistra, aiutare banche e Marchionne. 
Il popolo oggi è formato dai giovani, precari, disoccupati, studenti, costretti a fare i lavapiatti a Londra,  giovani senza futuro; giovani che quando vedono Orfini o Gentiloni cambiano canale disgustati dalla loro prosopopea vacua...
Questo è il popolo che ha girato le spalle a coloro che difendono lobby e finanza e precarizzano il lavoro togliendo diritti e futuro...la sinistra non li recupererà più..perché ha perso contatto con la realtà si è schierata con quell'1% di élite dominanti di cui fanno parte i Serra, i Panebianco, gli Augias, i Galli della Loggia, i Panebianco che si  parlano continuamente addosso, occupando le pagine di tutti giornali filogovernativi, con la pancia e i portafogli pieni, a cui fa schifo il 99% dei cittadini...li detestano, disprezzano la loro vita, non capiscono i loro bisogni, le loro paure, credono di essere superiori, detentori di una missione di guida delle masse incolte, ma in realtà sono solo strenui difensori dei loro privilegi e baluardi del sistema che li ha premiati e vorrebbero che tutto restasse così...col popolo suddito che segua i loro dettami...


Oggi la sinistra che vince ai Parioli o nei quartieri bene, invece irride compatta e rode dell'ascesa di due giovani ex precari, meridionali sui piu alti scranni del potere politico, ad emblema della regressione classista e ipocrita di una sinistra che dovrebbe essere dalla parte  di quei giovani meridionali, precari o disoccupati....questo corto circuito della sinistra, rappresenta anche il suo fallimento, la sua contraddizione, il suo tradimento etico e politico.

Beppe D’Elia

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