Questa mattina mi piace riprendere quattro righe scritte con il cuore da un amico di facebook che, con lucidità e passione, riesce a dire verità elementari che politologi e giornalisti profumatamente pagati fanno finta di non vedere. (fv)
IL POPOLO TRADITO DA TUTTI
Non può rinascere alcuna sinistra
senza un atto di umiltà e di profondissima autocritica, che parta da una
presa di coscienza e capacità di empatia totale col popolo che ha abbandonato....
Il
popolo oggi è formato dagli anziani che non riescono più a curarsi; pensionati che
guardano retequattro, a cui mancano i soldi per la spesa, condizionati e
plagiati da una TV che trasmette quotidianamente paure e notizie false sugli
immigrati brutti e cattivi; sono le.ns mamme, le.ns zie.che votano lega e
berlusconi, anime pure, sale della terra, gente semplice che ha dedicato la
propria vita a figli e nipoti e che non sa come va il mondo e non legge o
capisce nè Serra ne Augias e che bisogna imparare a capire, amare e
aiutare.
Sono popolo oggi gli operai depressi e incerti del loro futuro, senza
rappresentanza, traditi da sindacati e partiti, che guardano nauseati un Governo, che si dichiara di sinistra, aiutare banche e Marchionne.
Il popolo oggi è formato dai giovani, precari, disoccupati, studenti, costretti a fare i lavapiatti a
Londra, giovani
senza futuro; giovani che quando vedono Orfini o Gentiloni
cambiano canale disgustati dalla loro prosopopea vacua...
Questo è il popolo che
ha girato le spalle a coloro che difendono lobby e finanza e precarizzano il
lavoro togliendo diritti e futuro...la sinistra non li recupererà più..perché
ha perso contatto con la realtà si è schierata con quell'1% di élite
dominanti di cui fanno parte i Serra, i Panebianco, gli Augias, i Galli della Loggia, i Panebianco che si parlano continuamente addosso, occupando le pagine di tutti giornali filogovernativi, con la
pancia e i portafogli pieni, a cui
fa schifo il 99% dei cittadini...li detestano, disprezzano la loro vita, non
capiscono i loro bisogni, le loro paure, credono di essere superiori,
detentori di una missione di guida delle masse incolte, ma in realtà sono solo strenui difensori dei loro privilegi e
baluardi del sistema che li ha premiati e vorrebbero che tutto restasse
così...col popolo suddito che segua i loro dettami...
Oggi la sinistra che vince ai Parioli o nei quartieri bene, invece irride compatta e rode dell'ascesa di due giovani ex precari, meridionali sui piu alti scranni del potere politico, ad emblema della regressione classista e ipocrita di una sinistra che dovrebbe essere dalla parte di quei giovani meridionali, precari o disoccupati....questo corto circuito della sinistra, rappresenta anche il suo fallimento, la sua contraddizione, il suo tradimento etico e politico.
Beppe D’Elia
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