Giuseppe Giovanni
Battaglia, il poeta di Aliminusa, quasi sconosciuto
Antonino Cangemi
La notorietà, nella letteratura, è
frutto di tanti fattori, non sempre legati al merito. Basti pensare che un
capolavoro come “Il gattopardo” è stato pubblicato solo dopo la morte
dell’autore e ha rischiato di rimanere sconosciuto al grande pubblico.
Come il successo letterario dipenda
anche – e, purtroppo, sempre più – dal caso e dalla fortuna, lo dimostra il
fatto che un poeta dello spessore di Pino Battaglia, che non sfigurerebbe al
cospetto di tanti acclamati autori del nostro Novecento, sia oggi pressoché
sconosciuto.
Queste considerazioni rendono ancor
più meritoria l’iniziativa della casa editrice Salvatore Sciascia che, in
questi giorni, ha dato alle stampe un volume finalizzato a far luce sull’opera
poetica dell’autore di Aliminusa, scomparso negli anni Novanta del secolo
scorso ad appena 44 anni, “Religiosità e laicità nella poesia di Giuseppe
Giovanni Battaglia” di P.P. Punturello, C. Scordato, N. Vara, F. Virga.
Il libro, che si avvale
dell’introduzione di Vincenzo Ognibene, artista di Aliminusa amico di una vita
del poeta, contiene gli atti del convegno tenutosi sul tema di cui al titolo il
19 settembre del 2016 presso la chiesa San Giovanni Decollato di Palermo.
A quel convegno parteciparono
esponenti delle comunità religiose – il rabbino Pierpaolo Pinhas Punturello e
don Cosimo Scordato – e intellettuali laici – il giornalista e scrittore Nuccio
Vara e il presidente del Cesim di Marineo, cultore di letteratura Francesco
Virga.
Dal confronto tra sacerdoti di
larghe vedute – non certo “confessionali” nel senso proprio del termine – e
uomini di cultura sensibili ai valori etici e alla tradizione storica della
sinistra, emerge un interessante dibattito che coglie diversi aspetti della
fisionomia umana e poetica di Pino Battaglia. Nello stesso tempo, il dibattito
mette in risalto la superlativa qualità estetica della poesia di Battaglia,
testimoniata anche da alcuni testi posti a corredo della pubblicazione.
L’intervento del rabbino Punturello
pone l’accento sui legami con la Bibbia, il vecchio Testamento in particolare,
e con la tradizione cristiana ebraica nei versi di Battaglia; quello di don
Cosimo Scordato, nel riconoscere l’ancestrale identità contadina dell’uomo e
del poeta Battaglia, coniuga il suo attaccamento alla terra a una sua insopprimibile
spiritualità: Dio si rivela all’autore in quella natura e in quella secolare
civiltà rurale cui offre religiosa devozione. E se Punturello e Scordato si
soffermano maggiormente sulle istanze religiose della poesia di Battaglia
(istanze presenti soprattutto nelle sue ultime sillogi), Vara e Virga
riflettono di più sui contenuti “laici” dei suoi versi, ammesso possa ritenersi
legittima una distinzione tra “religiosità” e “laicità” nel suo universo lirico
se non per spicciole ragioni pratiche-sistematiche. Sicché Nuccio Vara, nelle
sue pagine, ci offre un ritratto dell’uomo e amico Battaglia (lo chiama
familiarmente Piddu) conosciuto al pensionato universitario San Saverio, e, con
felice sintesi, ci illustra la sua evoluzione letteraria e politica, oltre che
religiosa, legandola ai contesti socio-culturali con cui dovette confrontarsi;
Francesco Virga, nel suo ricco e articolato contributo, traccia un intelligente
parallelismo tra Pasolini e Battaglia, entrambi visceralmente legati alla
civiltà contadina e vittime del suo progressivo, inesorabile dissolvimento
(avvertito profeticamente dal poeta di Casarsa), entrambi marxisti e cristiani
estranei a ogni logica d’appartenenza, entrambi poeti dibattuti tra le esigenze
di esprimersi in dialetto e in lingua, per limitarci solo ad alcuni dei tratti
che li accostano.
Raccomandare di leggere questo libro
su Battaglia, di per sé pregevole, è il minimo: occorre recuperare le sue
opere, oggi raccolte (non tutte però) nel volume “Poesie” edito da Lithos nel
2015 grazie soprattutto a Vincenzo Ognibene, e diffonderle affinché gli
studiosi di letteratura seri e appassionati (vogliamo sperare ce ne siano
ancora) le promuovano come meritano.
Nino
Cangemi, il 3
aprile 2018 in http://siciliainformazioni.com/antonino-cangemi/792460/giuseppe-giovanni-battaglia-il-poeta-di-aliminusa-quasi-sconosciuto
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