Un ricordo
Non dormo. Vedo una
strada, un boschetto,
che sul mio cuore come
un’ansia preme;
dove si andava, per star
soli e insieme,
io e un altro ragazzetto.
Era la Pasqua; i riti
lunghi e strani
dei vecchi. E se non mi
volesse bene
pensavo e non venisse più
domani?
E domani non venne. Fu un
dolore,
uno spasimo verso la
sera;
che un’amicizia (seppi
poi) non era,
era quello un amore;
il primo; e quale e che
felicità
n’ebbi, tra i colli e
il mare di Trieste.
Ma perché non dormire,
oggi, con queste
storie di, credo,
quindici anni fa?
Da Il Canzoniere
1900-1954, Einaudi 2004
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