05 maggio 2018

Veronica A. Shoffstall, Ad ogni addio impari


Emil Nolde, “Fiori blu”, 1908




«Dopo un po’ impari
la sottile differenza
tra tenere una mano
e incatenare un’anima

e impari
che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno
e che la compagnia non è sempre sicurezza.

E inizi a capire
che i baci non sono contatti
e i doni non sono promesse

e incominci ad accettare le tue sconfitte
a testa alta e con lo sguardo fiero
con la grazia di una donna
e non con l’angoscia di un bambino.

E impari
a costruire tutte le tue strade oggi
perché il terreno di domani
é troppo incerto per fare programmi
e i progetti futuri possono crollare a metà del volo.

Dopo un po’ impari che anche il sole brucia
se ne prendi troppo.

Così pianti il tuo giardino
e decori la tua anima
invece di aspettare che qualcun altro ti porti i fiori.

E impari che puoi davvero resistere,
che sei davvero forte
e che vali davvero.

E impari
e impari
ad ogni addio impari».

Veronica A. Shoffstall, “Dopo un po’” (1971), in Gene Wilder,“Baciami come uno sconosciuto”, traduzione di Catia Lattanzi, Sagoma editore, 2010, pp. 261-262

Emil Nolde, “Fiori blu”, 1908; olio su tela, 33,5 x 43,9 cm; collezione privata

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