26 gennaio 2018

C. CHAPLIN, The immigrant (1917)









Ieri sera, nella Sala De Seta dei Cantieri Culturali di Palermo, ho visto la versione restaurata del cortometraggio di C. Chaplin The immigrant  curata  dalla Cineteca di Bologna.
Nei primi fotogrammi della pellicola, risalente al 1917, si vede un vecchio bastimento solcare il mare, con il ponte pieno di poveri emigranti distesi a terra come sacchi di patate. Sono immagini davvero impressionanti e mostrano come non sia cambiato tanto per la povera gente in un secolo di storia.
La versione del film che ho trovato su you tube stamattina si apre con l’ immagine della Statua della Libertà del porto di New York. Ha sempre fatto discutere tanto la didascalia che compare sullo schermo indicante l'arrivo nel “paese della libertà” con la scena successiva in cui zelanti funzionari dell'immigrazione Statunitense imbrigliano con corde e con modi eccessivamente bruschi gli emigranti, come fossero bestiame, in attesa di sbrigare le formalità per lo sbarco: da uno di questi, Chaplin riceverà un bel calcio nel sedere.
Non a caso Chaplin, negli anni del maccartismo, venne schedato come COMUNISTA dalla polizia americana.(fv)  

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