14 gennaio 2018

E. VITTORINI in due poesie di F. FORTINI


Franco Fortini fu uno dei primi collaboratori di Elio Vittorini negli anni eroici della rivista IL POLITECNICO. Negli anni successivi i rapporti tra i due si guastarono. Le due poesie che proponiamo ne sono una amara testimonianza. (fv)
 
 Elio, come va? gli dissi. Mi guardò spaventato.
Aveva in mano le chiavi della "Giulia":
Forse non mi riconosceva per la bruma delle sette.

O forse ero davvero mutato come un morto.
M'abbracciò affettuoso, come pungevano i suoi baffi,
Ma strinse l'aria. "Perché non ti fai mai vedere?",

disse tremando e fingendo di nulla.

da Questo muro. Versi a un destinatario (1961-69) in Una volta per sempre, Einaudi 1978
 
***** 

In forma di preziosa pietra opale
ti hanno visto converso stupiti gli amici
o tu che i sogni nostri percuoterai
orrore lasciando e scompiglio.

Piccolo oggetto chiaro era la faccia
nella cassa fra i libri.
Domandi chi era?
Risponderò: da vivo lo avevo conosciuto
poi chiuso chiuso così l'ho veduto.

Franco Fortini in Tutte le poesie, Mondadori, 2014

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