31 gennaio 2018

LA LINEA di AMINA NARIMI

Scultura Georg Kolbe




                                         Se tu segui tua stella
                                         non puoi fallire a glorioso porto


                                         Divina Commedia, Inferno, vv. 55-56

Seguo la linea quando scompare
dietro una curva - come il tornante
che offusca la cima salendo gli dei
e sembra di scendere- l’intima stella,
più grande di me. L'ascolto obbediente
mentre l’acqua finisce e l’ultima legna
è sul fuoco a bruciare il brillio naturale
la carne del soffio, la sua direzione.
Con le ossa nell’aria lo stesso cammino

nell’oscuro dell’abse mi insegna a vedere
dove il silenzio non sta senza verbo,
a tenere un diario, a scrivere lettere
mi inchino, confusa - Di fronte a che cosa
tu fai riverenza? A chi ti inginocchi?-

Assentendo alla vita, io credo, soltanto
se chino il mio capo, cadendo vicino
al verde nel vero alla sua primavera
al suono che fa sentire che “ vr”
dispone nell’aria la pioggia dei fiori
che l’acqua raccolta nel cuore a giumella
offre al pensiero e alle mani il sapore

dal basso continuo, andando alla gioia
se dalla terra imparo il respiro.
Amina Narimi



*****

Si apre piano
la lunga tenda gialla
sopra il giardino.
Porto al cuore le mani,
piccole spinte e
una sola parola-
per dire la pelle
toccando il tuo viso
le braccia la schiena
e il tuo sesso-
s'innalza nel cielo,
bello semplice azzurro;
un giovane albero
è l'ombra leggera
sotto il fogliame,
un uccello sacro, sul muro
della mia stanza.
Tace l'immaginazione.



Ti ascolto,
come quel fiore arancione
che ha sentito il mio desiderio,
e si è dichiuso,
come fa il bene,
silenziosamente.


Amina Narimi

2 commenti:

  1. Grande Amina. In una semplice linea che scompare verso un' intima stella sta in ascolto del bene che le vogliono i fiori e tutte le cose.

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