Noi intellettuali brilliamo per la nostra assenza. È vero, a cena, in salotto, ne diciamo di cotte e di crude contro la classe politica dirigente, contro la borghesia italiana che la esprime, e, in genere, contro questo piccolo, marginale, provinciale, qualunquistico, miserabile Paese che è l' Italia.
Ma noi? Cosa facciamo? Siamo forse migliori? Che cos'è che ci fa essere assenti e muti? La paura? la prudenza? la sfiducia? la pigrizia? l'ignoranza?
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