"Pioggia, vapore e velocità" di William
Tuner (1844, Londra, National Gallery)
Offriamo una breve anticipazione del
testo di Melania Mazzucco pubblicato oggi su LA REPUBBLICA:
(...)
Pioggia, vapore e velocità è costruito con il rigore compositivo quasi
geometrico che Turner aveva imitato e appreso da Poussin e Claude
Lorrain, e con schizzi, grumi e turbini di colore alla Rembrandt.
Competitivo e ambizioso, era sempre stato convinto di poter fare come i
suoi maestri e meglio dei suoi rivali. La grigia luce lattiginosa e
l'atmosfera satura di pulviscolo dissolvono la solidità delle forme.
Nessuna linea di contorno le trattiene, impedendo loro di evaporare. Più
che gli oggetti, rappresentano il mezzo immateriale (fumo, luce e
acqua) attraverso il quale sono viste. Le tre arcate del ponte, sulla
sinistra, richiamano quella del ponte ferroviario di Maidenhead, a
destra, su cui s'avventa la locomotiva. Il taglio obliquo
dell'inquadratura, la prospettiva e l'angolazione non frontale aumentano
la profondità di campo, accrescendo la sensazione di un movimento
inarrestabile. Nell'acqua del fiume sottostante baluginano i corpi
evanescenti dei bagnanti, e una barchetta di pescatori (cui corrisponde,
nella campagna a destra, un aratro). Il Tamigi era sempre stato caro a
Turner, che era cresciuto vicino al fiume e amava vederlo mentre
dipingeva. Il treno emerge dalla nebbia e dalla pioggia come una massa
scura dagli occhi di brace...
Il testo integrale di Melania Mazzucco potrete leggerlo su questo sito tra quaalche giorno.
Nessun commento:
Posta un commento