La Biblioteca Comunale di Marineo (PA) è priva da anni di una sede degna di questo nome. Malgrado le proteste di alcuni utenti, la Biblioteca continua ad essere ospitata in locali inadeguati all’esigenza della corretta
conservazione e fruizione del ricco patrimonio librario del Comune.
Qualcuno ha evidentemente dimenticato che una biblioteca pubblica, oltre ad essere un prezioso BENE COMUNE, è uno strumento
fondamentale per lo sviluppo della cittadinanza attiva, perché i libri e la
lettura stimolano la coscienza critica e aiutano a ragionare. I libri rendono
liberi.
L’Italia è uno dei paesi europei dove si legge di meno. Nel 2012,
secondi i dati istat, appena il il 46%
della popolazione ha letto almeno un libro e tra i lettori solo un esiguo 5% ne ha letto almeno
12 (1 al mese); il restante 54% neanche uno. In questo contesto le biblioteche
di pubblica lettura rappresentano presidi fondamentali per contrastare questa
tendenza, dannosa sia per la qualità della vita delle singole persone che per
quella civile e morale della comunità. Dovrebbero bastare queste considerazione
per spingere gli amministratori a riportare la questione della biblioteca in
cima alla lista degli obiettivi da raggiungere prima della conclusione naturale
del mandato.
Quanto possano essere utili le biblioteche, per la vita delle persone e dei
bambini e ragazzi in particolare, meglio di qualsiasi discorso teorico ce lo fa
capire lo scrittore Andrea Camilleri.
Nel video che vi proponiamo (tratto da “Il luogo, la memoria”), il padre del commissario Montalbano e autore di tanti appassionanti romanzi, racconta con il suo inconfondibile stile come all’origine della sua vocazione di scrittore ci sia proprio una biblioteca comunale. Quella di Enna, dove trascorse gli anni della sua adolescenza.
Nel video che vi proponiamo (tratto da “Il luogo, la memoria”), il padre del commissario Montalbano e autore di tanti appassionanti romanzi, racconta con il suo inconfondibile stile come all’origine della sua vocazione di scrittore ci sia proprio una biblioteca comunale. Quella di Enna, dove trascorse gli anni della sua adolescenza.
"Un giorno
avvenne il miracolo, durante una mia passeggiata, mi imbattei nella biblioteca
comunale, vi entrai: non c’era nessuno. Solo delle stufe e tanti libri. Un uomo
mi chiese con distacco: “Desidera?” E io risposi laconico – “Nulla volevo
guardare”. Allora si presentò – “Sono l’avvocato Fontanazza, il direttore”.
Da quel
giorno in biblioteca ci andai volentieri anche per il tepore che emanavano le
stufe. Fontanazza lesse le mie poesie e mi conquistai la sua fiducia. Mi
apri’ le porte del tesoro: due stanze con i lasciti non schedati di Lanza e
Savarese. Io in quelle due stanze mi persi e lì mi formai come scrittore.
L’avvocato
continuava a leggere i miei racconti e le mie poesie e continuava a
rimproverarmi per i troppi errori di battitura. Nel 1947 vinsi il premio
Firenze con una commedia. Poi mi trasferii a Serradifalco. Lì
vivevo conoscendo luoghi e persone cominciai a percepire la
memoria degli stessi luoghi, a intravedere le radici e mi insinuava il sospetto
che il mare erodeva la memoria. Forse per questo i miti resistono alla Storia,
solo perché vivono al centro dell’Isola." ( Andrea Camilleri)
Chi ci segue sa che non è la prima volta che ci occupiamo della Biblioteca del Comune di Marineo. Peraltro non abbiamo dimenticato di aver organizzato e svolto nei primi anni ottanta, nei vecchi locali siti allora nel Corso dei Mille, una serie di incontri sulla nostra Costituzione. Soltanto i distratti e i miserabili fanno finta di non sapere, inoltre, che più recentemente ( presenti gli ultimi Assessori alla Cultura del Comune), in occasione della presentazione al Castello di libri e riviste, abbiamo denunciato lo stato d'abbandono della Biblioteca.
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