20 dicembre 2013

PER UNA NUOVA BIBLIOTECA COMUNALE A MARINEO











La Biblioteca Comunale di Marineo (PA) è priva da anni di una sede degna di questo nome. Malgrado  le proteste di alcuni utenti,  la Biblioteca continua ad essere ospitata in locali inadeguati all’esigenza della corretta conservazione  e fruizione del ricco patrimonio librario  del Comune.
Qualcuno ha evidentemente dimenticato che una  biblioteca pubblica, oltre ad essere un prezioso BENE COMUNE, è uno strumento fondamentale per lo sviluppo della cittadinanza attiva, perché i libri e la lettura stimolano la coscienza critica e aiutano a ragionare. I libri rendono liberi.
 L’Italia è uno dei paesi europei dove si legge di meno. Nel 2012, secondi i dati istat, appena il il 46% della popolazione ha letto almeno un libro  e tra i lettori solo un esiguo 5% ne ha letto almeno 12 (1 al mese); il restante 54% neanche uno. In questo contesto le biblioteche di pubblica lettura rappresentano presidi fondamentali per contrastare questa tendenza, dannosa sia per la qualità della vita delle singole persone che per quella civile e morale della comunità. Dovrebbero bastare queste considerazione per spingere gli amministratori a riportare la questione della biblioteca in cima alla lista degli obiettivi da raggiungere prima della conclusione naturale del mandato.




Quanto possano essere utili le biblioteche, per la vita delle persone e dei bambini e ragazzi in particolare, meglio di qualsiasi discorso teorico ce lo fa capire lo scrittore Andrea Camilleri.

 Nel video che vi proponiamo (tratto da “Il luogo, la memoria”), il padre del commissario Montalbano e autore di tanti appassionanti romanzi, racconta con il suo inconfondibile stile come all’origine della sua vocazione di scrittore ci sia proprio una biblioteca comunale. Quella di Enna, dove trascorse gli anni della sua adolescenza.







"Un giorno avvenne il miracolo, durante una mia passeggiata, mi imbattei nella biblioteca comunale, vi entrai: non c’era nessuno. Solo delle stufe e tanti libri. Un uomo mi chiese con distacco: “Desidera?” E io risposi laconico – “Nulla volevo guardare”. Allora si presentò – “Sono l’avvocato Fontanazza, il direttore”.

Da quel giorno in biblioteca ci andai volentieri anche per il tepore che emanavano le stufe. Fontanazza lesse le mie poesie e  mi conquistai la sua fiducia. Mi apri’ le porte del tesoro: due stanze con i lasciti non schedati di Lanza e Savarese. Io in quelle due stanze mi persi e lì mi formai come scrittore.

L’avvocato continuava a leggere i miei racconti e le mie poesie e continuava a rimproverarmi per i troppi errori di battitura. Nel 1947 vinsi il premio Firenze con una commedia. Poi mi trasferii a Serradifalco. Lì vivevo conoscendo luoghi e persone cominciai a percepire la memoria degli stessi luoghi, a intravedere le radici e mi insinuava il sospetto che il mare erodeva la memoria. Forse per questo i miti resistono alla Storia, solo perché vivono al centro dell’Isola."  ( Andrea Camilleri)



1 commento:

  1. Chi ci segue sa che non è la prima volta che ci occupiamo della Biblioteca del Comune di Marineo. Peraltro non abbiamo dimenticato di aver organizzato e svolto nei primi anni ottanta, nei vecchi locali siti allora nel Corso dei Mille, una serie di incontri sulla nostra Costituzione. Soltanto i distratti e i miserabili fanno finta di non sapere, inoltre, che più recentemente ( presenti gli ultimi Assessori alla Cultura del Comune), in occasione della presentazione al Castello di libri e riviste, abbiamo denunciato lo stato d'abbandono della Biblioteca.

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