ph. salvina chetta
VENERDÌ SANTO
quel vecchio ha disegnato sulla faccia
il paese: sa quando volta il mese
dal sole e dalle ombre, riconosce
la voce di chi passa: lo saluta,
gli dà benedizione, non gli importa
niente delle fandonie del potere,
del comitato delle querele
seduto in adunanza plenaria—
mentre sulle rose chiuse di marzo
soffia il primo caldo di primavera.
Nicola Grato
#lacasadelleparoletransuma nti
quel vecchio ha disegnato sulla faccia
il paese: sa quando volta il mese
dal sole e dalle ombre, riconosce
la voce di chi passa: lo saluta,
gli dà benedizione, non gli importa
niente delle fandonie del potere,
del comitato delle querele
seduto in adunanza plenaria—
mentre sulle rose chiuse di marzo
soffia il primo caldo di primavera.
Nicola Grato
#lacasadelleparoletransuma
Da FB riprendo questo commento:
RispondiEliminaMaria Angela Pupillo: Grazie Nicola! Il pregio altissimo dei tuoi versi è, per me, sempre nell'affresco del tempo. Il fatto che ne canti la ciclicità (stagione della vecchiaia con la sua saggezza e stagione della rosa ancora chiusa) nel caleidoscopio della vita, mi fa vedere con chiarezza la sacralità dei cicli, offuscata dalle nostre forzature.