Opera di Mario Pecoraro
Ora, abituatevi alla mia assenza.
Io chiuderò gli occhi
e dirò solo cinque cose
cinque radici preferite.
Una è l'amore senza fine.
La seconda è vedere l'autunno.
Non posso vivere senza che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l'estate
rotonda come un'anguria.
La quinta sono i tuoi occhi.
Non voglio dormire senza i tuoi occhi
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io tramuto la primavera
affinchè tu continui a guardarmi.
Amici, questo è quanto voglio.
E' quasi nulla ed è quasi tutto.
Il mio cuore è stato interminabile.
Ma perchè chiedo silenzio
non crediate che io muoia:
mi accade tutto il contrario:
succede che sto per vivere.
Mai sentito cosi sonoro
mai avuto tanti baci.
Ora, come sempre, è presto.
La luce vola con le sue api.
Lasciatemi solo con il giorno.
Chiedo il permesso di rinascere.
Pablo Neruda
Nessun commento:
Posta un commento