Momò Li Causi a Portella della Ginestra
Li Causi e Palmiro Togliatti
Vito Catalano, nipote di Leonardo Sciascia, stamattina affettuosamente mi ha invitato a fare una ricerca storica sui rapporti che suo nonno ebbe nell'ultimo dopoguerra con Girolamo Li Causi, Emanuele Macaluso e Luigi Cortese. Per iniziare mi pare opportuno ricordare il modo sorprendente con cui il laico e scettico scrittore di Racalmuto ha scritto del dirigente comunista termitano (fv)
“Anche se negli ultimi anni si era
ritirato dalla politica attiva senza retorica possiamo dire che la sua morte
segna una perdita insostituibile, una pena che si aggiunge alla pena: quella
per l'amico che non c'è più, quella per l'uomo che ci ha dato una delle più
grandi e durevoli lezioni di vita morale”.
Leonardo Sciascia il giorno della morte di G. Li Causi su L'UNITA' del 15 aprile 1977. Due anni dopo, lo stesso Sciascia, pur avendo già rotto con il PCI, scriverà ancora:
“L’uomo di
sinistra odierno non vive più come l’uomo di sinistra romantico di un tempo. Un
esempio di questo vecchio uomo di sinistra in via d’estinzione? Girolamo Li
Causi, una delle figure storiche del Pci, oltretutto fondatore del partito in
Sicilia; Li Causi è stato l’unico parlamentare credo che si sia rifiutato di
diventare proprietario di una casa. Oggi, i nuovi uomini di sinistra conducono
la stessa vita degli uomini di centro e di destra: stesse case, stessi svaghi,
stessi ambienti. Ha avuto luogo quella che Pier Paolo Pasolini chiamava
omologazione. Tutto questo non impedisce, ovviamente, che il partito comunista
abbia rappresentato e continui a rappresentare la parte migliore del paese,
vale a dire le persone che lavorano, le persone serie e oneste. […] Il mito
dell’Urss e di Stalin serviva ad assicurare al Pci il suo monolitismo e la sua
fermezza religiosa. La gente all’epoca non s’aspettava, da quel partito, che
offrisse posti di lavoro o favori in seno all’amministrazione o facilitazioni
nelle gare d’appalto. Se ne aspettava la rivoluzione, il cambiamento totale,
l’accesso a un nuovo modo di vivere e di pensare."
(da Sicilia come metafora. Intervista a L. Sciascia a cura di M. Padovani, Mondadori 1979)
Nessun commento:
Posta un commento