Foto di Giovanna Lentini
sono fragile e mi frantumo / ma ri-unisco con fili di lana rossa
Devo all'amica Giovanna Lentini, oltre alla foto di sopra, il bel pensiero di Vittorino Andreoli che riproduco di seguito:
“Io sono fragile e,
paradossalmente, sono portato a parlare di forza della fragilità: di forza,
anche se lontano dalla stabilità, dalla infrangibilità.
Ho dedicato il mio tempo alla follia, al dolore
mascherato di insensatezza, di depressione; alla sofferenza che si fa silenzio,
che sdoppia le identità e fa di un uomo uno schizofrenico.
Un lavoro che molti ritengono esclusivo dei forti,
degli uomini di ferro che magari si piegano ma non si rompono, degli uomini di
pietra cui il vento rende liscia la pelle, che cambiano forma, ma non perdono
mai la durezza e il destino fissati per sempre.
La fragilità richiama il tempo e la caducità del
tempo, del tempo che passa. Ebbene, se sono stato, e sono, un buon psichiatra,
se ho aiutato i miei matti, ciò è avvenuto per la mia fragilità, per la paura
di una follia che si annida dentro di me, per la fragilità che avverto capace
di sdoppiarmi, di togliermi la voglia di vivere e di rendermi simile a un
depresso che chiede soltanto di scomparire per cancellare il dolore di cui si
sente plasmato.
E il dolore è una qualità dell'essere fragile.
Ecco perché voglio gridare la mia fragilità, dirlo
ai miei matti, a tutti coloro che corrono da me per ancorarsi a una roccia.
Devono sapere che semmai si attaccano a un vetro di Boemia, a un vaso di
Murano, colorato, magari soffiato in forme curiose e piene di fascino. Come un
vetro io, psichiatra fragile, tante volte ho corso il rischio di rompermi.
Una gracilità che però aiuta l'altro a vivere, che
mi ha permesso di capire la fragilità e di rispettarla, di stare attento a non
manipolare gli uomini, a non falsificarli. Ho amato persino i frammenti di
uomo, mi sono dedicato con pazienza a metterne insieme i suoi pezzi.
La fragilità rifà l'uomo, mentre la potenza lo distrugge, lo riduce a frammenti che si trasformano in polvere."
La fragilità rifà l'uomo, mentre la potenza lo distrugge, lo riduce a frammenti che si trasformano in polvere."
(
Vittorino Andreoli )
Meriterebbe di essere sviluppato e approfondito dialetticamente l'altro polo della questione: LA FRAGILITA' DELLA FORZA.
RispondiEliminaCaro Francesco, è un onore e un piacere per me.
RispondiEliminaGiovanna Lentini