29 gennaio 2017

K. MARX più vivo e attuale che mai. 1 e 2



        Per quanto si cerchi, non credo che esistano parole più chiare e vere delle seguenti per comprendere il tempo presente (fv):


Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.

Karl Marx - Miseria della filosofia, 1847


La borghesia [...] non ha lasciato tra uomo e uomo altro vincolo che il nudo interesse, il freddo pagamento in contanti. Essa ha affogato nell'acqua gelida del calcolo egoistico i santi fremiti dell'esaltazione religiosa, dell'entusiamo cavalleresco, del sentimentalismo piccolo-borghese. Ha fatto della dignità personale un semplice valore di scambio [...]. In una parola, al posto dello sfruttamento velato da illusioni religiose e politiche, ha messo lo sfruttamento aperto, senza pudori, diretto e arido.

Karl Marx - Manifesto del partito comunista, 1848


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Stamane abbiamo appreso che il periodico tedesco DIE ZEIT ha dedicato la sua copertina al vecchio filosofo barbuto di Treviri riconoscendo le sue fondate ragioni. Di seguito pubblichiamo il resoconto che ne ha fatto Repubblica, anche se noi non abbiamo aspettato di leggere questi fogli per capire che Marx oggi è più vivo e attuale che mai! (fv)



Il ritorno di Marx. Zeit gli dedica la copertina : "Aveva ragione lui?"
Ampio reportage del settimanale tedesco sul filosofo di Treviri: "Uomini avidi, ingiustizie e l’insurrezione dei dimenticati: ha visto tutto. Cosa possiamo imparare da lui, nonostante il marxismo"
dalla nostra corrispondente TONIA MASTROBUONI

BERLINO - Uno spettro non si aggira più per l’Europa: quello di Karl Marx. E il settimanale tedesco Zeit, che ha dedicato al padre del comunismo la sua copertina di questa settimana, non è convinto che sia un bene. Il titolo “Marx quindi aveva ragione?” domina la prima pagina, il sottotitolo dà il senso degli ampi servizi dedicati al filosofo di Treviri: “Uomini avidi, ingiustizie e l’insurrezione dei dimenticati: Karl Marx ha visto tutto. Cosa possiamo imparare da lui - nonostante il marxismo”.

Un reportage ci porta nel vecchio polmone nero della Germania industriale, la Ruhr, dove l’autore racconta una delle città più tipiche dell’operaismo dell’acciaio e del carbone, Bochum. Un viaggio nel cuore della vecchia “Arbeiterklasse” tedesca, che per un secolo ha votato a sinistra e che ora è scomparsa, spazzata via insieme alle miniere e agli altiforni. Dove i socialdemocratici, in mancanza di una classe operaia unita - il lavoro precarizzato l’ha atomizzata - fanno i consulenti d’azienda e i nuovi “working poor” votano a destra. Il viaggio finisce nella rust belt, negli Stati americani dove Hillary ha perso e dove il capo del partito comunista lo accoglie in pantofole e confessa che tutti i suoi vicini hanno votato Trump.

Un articolo sul genio economico di Marx, “Lui è tornato”, ricorda l’analisi dello sfruttamento e delle diseguaglianze e della forza dirompente del capitalismo e ricorda un punto spesso dimenticato delle sue teorie. “Imparare da Karl Marx significa non condannare i manager perché guadagnano tanti soldi, ma guardare ai rapporti e al sistema che rendono possibili lo sfruttamento”. Il filosofo “era un pensatore lucido”. E anche se le rivoluzioni ispirate al suo pensiero hanno avuto conseguenze “catastrofiche”, come insegna la storia, bisognerebbe ricominciare ad apprezzarne nuovamente le opere e apprezzare “Marx l’analista ed economista”.

Non può mancare, nell’edizione dedicata al teorico della lotta di classe, una breve guida alla sua opera più importante e monumentale, “Il Capitale”, inoltre un divertissement su “otto fatti con cui far vedere che sei un conoscitore” di Marx, infine un lungo e ricco ritratto di un ex top manager della Germania comunista, Siegfried Buelow, che ora è a capo della Porsche di Lipsia.

In chiusura, vale la pena citare il commento dell’economista più ordoliberale della Germania, il famoso Hans-Werner Sinn, che in questi anni non ha fatto altro che scrivere articoli sulla necessità di buttare fuori la Grecia o l’Italia fuori dall’euro e a dipingere
il presidente della Bce Mario Draghi come un criminale. E anche da questa analisi emerge nuovamente la sua ossessione. Se un economista lontanissimo dal marxismo come Sinn dà ragione al padre della teoria del plusvalore, è solo, ça va sans dire, per dare torto a Draghi.

Da http://www.repubblica.it/economia/2017/01/29/news/il_ritorno_di_marx_zeit_gli_dedica_la_copertina_aveva_ragione_lui_-157121887/
 

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