Kafka nel quotidiano della sua grandezza
di Nicola Vacca
Franz Kafka ha scritto sulla condizione umana ciò che nessuna riflessione sociologica e politologica forse potrà mai dire.
Il termine attuale kafkianità appare come
il solo denominatore comune di situazioni (sia letterali, sia reali)
che nessun’altra parola permetta di cogliere nella sua essenza. Nella
kafkianità la cosa più geniale è che si trovano condensate tutte le
contraddizioni, tutte le incertezze, tutte le miserie morali del nostro
tempo.
L’universo di Kafka è quello di uno
scrittore attuale che ha anticipato la negatività della nostra
contemporaneità. La kafkianità è il modo di essere con il quale siamo
tutti costretti a fare i conti.
Kafka si comprende meglio quando si
conoscono l’ambiente familiare, la sua vita quotidiana piena di
contraddizioni, la sua esasperata esistenza di studente e di impiegato, i
suoi difficili amori e i suoi ripetuti fidanzamenti, che non hanno mai
avuto conclusioni felici, le malattie del corpo e dei suoi nervi
fragili, le poche amicizie della sua vita trascorsa nel raccoglimento e
quasi nella fuga da tutto ciò che è ufficiale e pubblico.
Com’era il grande scrittore praghese
nella vita quotidiana è la chiave di lettura per entrare nelle
inquietudini e negli abissi del suo mondo.
Per colmare questo aspetto importante dell’autore de Il processo
esce un libro fortemente intimo, che raccoglie le testimonianze delle
persone che gli furono vicine o che lo incontrarono solo fuggevolmente.
Questo è Kafka? di Reiner Stach è
un omaggio unico al grande scrittore praghese e ci mostra gli aspetti
poco conosciuti e più intimi della sua esistenza.
Stach nello scrivere la sua monumentale
biografia su Kafka isola novantanove reperti che corrispondono ad
altrettanti episodi e momenti testimoniati dallo scrittore stesso ma
anche dai suoi amici.
In queste pagine sono numerose le sorprese e le rivelazioni che i lettori incontreranno.
Nel libro c’è la prima Lettera al padre
che Franz scrisse. Stach racconta che questo frammento, diverso da
quello più noto che noi tutti conosciamo, è indirizzato pro forma a
entrambi i genitori, anche se l’interlocutore e il destinatario è sempre
e comunque il padre. Leggendo ci imbatteremo anche in un Kafka
frequentatore di casino e bordelli e anche collezionista di foto osé.
Aspetti questi che non gli impediranno di vivere in modo problematico
la la propria sessualità.
La totale avversione di Kafka nei
confronti dei medici e della medicina che sa soltanto curare i dolori
con altri dolori, e questo lo chiamano «aver contrastato la malattia» (
così scrive in una lettera a Grete Bloch il 17 maggio 1914).
Reiner Stach racconta Franz Kafka oltre i
confini della letteratura e ci fa avvicinare al suo mondo empirico e
alla sua vita collezionando questi frammenti preziosi in cui lo
scrittore appare con tutta la sua sensibilità spiccata per il comico e
per l’assurdo.
Il Kafka quotidiano – che le pagine di
Reiner Stach ci fanno conoscere – ci mette di fronte alla biografia di
un poeta drammatico, che con grande umiltà cerca la purezza e la verità
nell’incredibile forza di un inesauribile bisogno d’amore da
concretizzare sempre nel rapporto umano con gli altri. Nella vita
quotidiana Kafka era un uomo assolutamente originale, un poeta, il cui
tratto caratteristico consisteva nel nascondere il più possibile la
propria originalità e nel mostrarsi alla gente proprio come una persona
normale, come uno di loro. Forse proprio per questo che Franz Kafka è
riuscito a dire di un’epoca tutto ciò che doveva essere detto. Lui, come
giustamente disse André Breton, è il veggente di un secolo.
DA https://lapoesiaelospirito.wordpress.com
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