Questo blog ha già segnalato l'originale produzione poetica di Marilina Giaquinta. In particolare alcuni suoi versi, pubblicati in http://cesim-marineo.blogspot.it/2016/10/sbarchi-clandestini-che-diventano.html, hanno ricevuto un grande successo di pubblico, a Marineo, grazie anche alla bella interpretazione che ne ha fatto Chiara Lo Faso, nell'ambito dello strardinario Inno alla vita, realizzato dal Battello Ebbro con la regia di Nino Triolo e Rosa Alba D'Amato.
Stamane pubblichiamo un'altra sua poesia:
Una luna
fedele
e zita
mi correva
affianco,
e arronzava
luce
alla sanfasòn
allattando
un cielo
di sterminio nero,
roncola
dal filo pietoso
- la campagna illesa -
ci sberciava
un allakatàlla
di bava
appennuta
al chiacco
di lu firmamentu.
Accalarsi
voleva,
china
sembrava,
a darmi denzia,
a pròiermi
la mano.
A illudermi
che splendessi
anch'io.
fedele
e zita
mi correva
affianco,
e arronzava
luce
alla sanfasòn
allattando
un cielo
di sterminio nero,
roncola
dal filo pietoso
- la campagna illesa -
ci sberciava
un allakatàlla
di bava
appennuta
al chiacco
di lu firmamentu.
Accalarsi
voleva,
china
sembrava,
a darmi denzia,
a pròiermi
la mano.
A illudermi
che splendessi
anch'io.
Marilina Giaquinta
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