Il cavaliere errante? E’ donna
Una breve anticipazione del
testo di Melania Mazzucco su "Marphise et la femme impertinente" di
Eugène Delacroix" (1850-52, Baltimora, The Walters Art Gallery)
"...Ora
Marfisa è il personaggio più singolare del poema. Ariosto l'aveva
ereditata da Boiardo, come un'eroina comica e bizzarra. Le diede altre
qualità. Fiera, sbruffona e sanguinaria, la guerriera Marfisa fa
sorridere - ma guadagna una storia e un destino. Straniera venuta
d'Oriente, Marfisa è un cavaliere errante. Con l'armatura da uomo e
sull'elmo l'insegna della Fenice, galoppa di canto in canto, bramosa di
mettersi alla prova contro i paladini e di mostrare il proprio valore.
Solitaria, disponibile a ogni avventura, si aggrega di volta in volta ad
Astolfo o Ruggiero, di cui alla fine si scopre sorella. Combatte e
sfascia teste, si accapiglia e si converte. Ma a 52 anni, anche
Delacroix prende sul serio Marfisa. Forse gli ricorda la sua amica
George Sand, o forse sente affine la guerriera indipendente e senza
paura...".
L'integrale del racconto di Melania Mazzucco su Repubblica di domenica 24 novembre e da lunedì 25 su questo sito
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