“Il vecchio ingranaggio è in pezzi ma il momento della rassegnazione e
della resa non è ancora arrivato. L’ordine non regna ancora sotto il
cielo, focolai ardono ancora da ogni parte, nelle infime periferie e
nelle metropoli esuberanti. Se appiccheranno un nuovo incendio o siano
sparsi residui fumanti è difficile da stabilire, ma lo stato d’emergenza
non può essere ancora revocato. Di diverso c’è che adesso bisogna
camminare sulle proprie gambe. Mi trovo dopo trent’anni in un giornale
povero, simile di nuovo a una comunità o a una scuola, ma questa volta
con regole proprie e senza severi maestri. Maestro involontario questa
volta sono io. Non so dire se sia una seconda giovinezza o un amore
senile, le due cose coincidono spesso”
(da “Servabo”, Luigi Pintor, Bollati Boringhieri 1991).
Nessun commento:
Posta un commento