Questa mattina riprendo da http://piazzamarineo.blogspot.it/ una notizia su cui torneremo:
MARINEO.
Racconterà anche fatti di Marineo il film “1893. L’inchiesta” sul movimento dei
Fasci Siciliani dei Lavoratori che, tra il 1891 ed il 1894, scosse con le sue
rivendicazioni di giustizia sociale l’opinione pubblica nazionale ed europea.
La pellicola
uscirà nel 2014, in occasione del 120° anniversario dei moti. Regista e autrice
del soggetto e della sceneggiatura è Nella Condorelli, giornalista e
documentarista siciliana. La narrazione prende le mosse dall’inchiesta
giornalistica sul movimento dei Fasci dei lavoratori realizzata nel 1893 da
Adolfo Rossi, inviato di punta del quotidiano romano La Tribuna. Alla
vigilia della sanguinosa repressione del movimento da parte del governo Crispi,
viaggiando per mezza Sicilia a dorso di mulo, Rossi scoprì che i Fasci erano
centinaia, diffusi su tutto il territorio regionale, visitò le sedi sino ai più
remoti paesi. Con grande modernità, separando i fatti dalle opinioni, Adolfo
Rossi restituì le cronache di un sollevamento rivoluzionario – la prima rivolta
sociale dell’Italia unita, repressa nel sangue – che oggi la storiografia
internazionale considera seconda per importanza solo alla Comune di Parigi, ma
di cui sembra restare poca traccia nella memoria nazionale. Il giornalista,
uomo del nord e liberale, scoprì che erano le donne ad animare a migliaia il
cuore del movimento e ne rimase sconvolto e affascinato. “Non immaginavo di
trovare rozze contadine esprimersi con tale proprietà”, scrive in una cronaca
del 16 ottobre 1893, citata anche ne La corda pazza di Sciascia che vi
rievoca lo sfruttamento e le rivendicazioni popolari. L’inchiesta di Rossi, che
all’epoca suscitò un gran dibattito in Parlamento, tradotta e diffusa anche
all’estero, rimane l’unica testimonianza diretta di quei fatti, e riserva
sorprese che riguardano anche l’attualità.
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