Frustate a chi fa
sesso extraconiugale e lapidazione delle adultere, questa la
“democrazia” che difendiamo a peso d'oro in Afghanistan mentre
l'Italia sta andando in rovina.
Michele Farina
Lapidazione pubblica Kabul la ripropone
Giovani maschi nella
yogurteria chic appena aperta a Kabul, ragazze al piano di sotto con
le famiglie: cartoline dall’Afghanistan della mancata parità tra i
sessi. Parità che al ministero della Giustizia afghano stanno
pensando di promuovere a modo loro. Aggiornando, si fa per dire, il
codice penale. Per il reato di adulterio, la cosa migliore sarebbe
lapidare i «colpevoli» sulla pubblica piazza: uomini e donne.
Dopo la denuncia di Human
Rights Watch, l’ha confermato al Wall Street Journal il direttore
dell’ufficio legislativo del ministero, Abdul Raouf Brahawee: il
gruppo che lavora alla riforma della giustizia sta valutando la
reintroduzione della pena di morte per lapidazione tanto amata dai
talebani. «Non c’è niente di strano - dice Brahawee - Lo prevede
la Sharia». Detto, quasi fatto: «Non siamo soddisfatti dalla bozza
di legge», precisa il direttore. Così l’Afghanistan corre verso
il fatidico 2014 (ritiro completo degli stranieri) guardando
indietro.
«La lapidazione ha un
grande significato simbolico in questo Paese: è quasi il marchio di
fabbrica del regime talebano» dice al Wsj Heather Barr di Human
Rights Watch. E non è l’unico segnale di ritorno al passato: la
proposta, sostiene Barr, si inquadra in un più vasto piano per
«ritirare» i diritti delle donne salvaguardati (sulla carta) dalla
Costituzione. Piano che comprende una recente iniziativa legislativa
per diluire in Parlamento la legge sulle violenze di genere. Il
prossimo aprile ci saranno cruciali elezioni presidenziali. Pensare a
questo piano come a una manovra elettoralistica per conquistare voti
non consola, anzi fa ancora più paura.
Nelle campagne i costumi
non sono cambiati di molto da quando quindici anni fa governavano i
talebani. La nostalgia della lapidazione non viene da imam o capi
villaggio nelle province più conservatrici, arriva da tranquilli
funzionari incravattati al ministero i cui rampolli, la sera, magari
affollano i locali occidentali e vanno da Strikers a giocare a
bowling. Qualcuno lo dica ai ragazzi e alle ragazze di Kabul che,
complici i social network, si danno appuntamento e flirtano da Blue
Flame: oltre alle pietre unisex per gli adulteri, la legge allo
studio prevede altri rimedi taleban style .
Come una dose di frustate
(in pubblico) per i single (uomini e donne) che faranno sesso fuori
dal matrimonio. Diversi osservatori occidentali a Kabul minimizzano:
le autorità si sono impegnate a salvaguardare i diritti umani, se
non vogliono perdere gli aiuti economici dall’estero non potranno
promuovere il ritorno all’età delle pietre.
(Da: Il Corriere della
Sera del 27 novembre 2013)
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