21 dicembre 2016

UNA VOCE D' ALTRI TEMPI



"Non promettiamo di essere dei geni, di sviscerare il mistero del mondo e di determinare il preciso e quotidiano menu delle azioni che occorrono per diventare grandi uomini. Ma promettiamo di essere onesti e sinceri. Noi sentiamo fortemente l'eticità della vita intellettuale, e ci muove il vomito a vedere la miseria e l'angustia e il rivoltante traffico che si fa delle cose dello spirito. Sono queste le infinite forme d'arbitrio che intendiamo denunciare e combattere. Tutti le conoscono, molti ne parlano; nessuno le addita pubblicamente. Sono i giudizi leggeri e avventati senza possibilità di discussione, la ciarlataneria di artisti deficienti e di pensatori senza reni, il lucro e il mestiere dei fabbricanti di letteratura, la vuota formulistica che risolve automaticamente ogni problema. Di lavorare abbiamo voglia. Già ci proponiamo di tener dietro a certi movimenti sociali che si complicano di ideologie, di informare senza troppa smania di novità, di quel che meglio si fa all'estero; di proporre riforme e miglioramenti alle biblioteche pubbliche, di occuparci della crisi morale delle università italiane; di segnalare le opere degne di lettura e di commentare le viltà della vita contemporanea".

(Editoriale di Prezzolini e manifesto de "La Voce", che appare sul primo numero della rivista il 27 dicembre 1908)


N.B.: Antonio Gramsci si formò leggendo anche questa rivista.

Nessun commento:

Posta un commento