“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
29 giugno 2014
L'INVENTARIO DI JOSE SARAMAGO
Dal blog di una cara amica http://poesiainrete.wordpress.com
Inventario
Di che seta sono fatte le tue dita, di che avorio le tue cosce liscie, da quali altezze al passo tuo è giunta la grazia di camoscio con cui passi.
Da che more mature hanno spremuto il gusto un po’ asprigno dei tuoi seni, da che India il bambù della tua cintola, l’oro degli occhi tuoi, da dove viene.
A quale ondeggiar d’onda vai a cercare la linea serpentina dei tuoi fianchi, da dove nasce il fresco della fonte che dalla bocca sgorga quando ridi.
Da che boschi marini s’è staccato il ramo di corallo delle vene, che profumo ti annuncia quando vieni a cingermi di brame nella notte.
José Saramago
(Traduzione di Fernanda Toriello)
da “In quest’angolo del tempo”, in “José Saramago, Le poesie”, a cura di Fernanda Toriello, Einaudi Editore, 2002
***
Inventário
De que sedas se fizeram os teus dedos,
De que marfim as tuas coxas lisas,
De que alturas chegou ao teu andar
A graça da camurça com que pisas.
De que amoras maduras se espremeu
O gosto acidulado do teu seio,
De que Índias o bambu da tua cinta,
O oiro dos teus olhos, donde veio.
A que balanço de onda vais buscar
A linha serpentina dos quadris,
Onde nasce a frescura dessa fonte
Que sai da tua boca quando ris.
De que bosques marinhos se soltou
A folha de coral das tuas portas,
Que perfume te anuncia quando vens
Cercar-me de desejo a horas mortas.
José Saramago
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
meravigliosa.
RispondiElimina