HA VINTO LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA SORTA DALLA RESISTENZA ANTIFASCISTA!
I partiti o i gruppi politici che pensano di strumentalizzare il risultato del Referendum svoltosi democraticamente ieri in Italia saranno presto delusi. Non ha certamente vinto Grillo, nè tantomeno gli ultimi residuali eredi del fascismo italiano.
Ha vinto solo la sovranità popolare sancita dalla Costituzione.
Adesso comincia il compito più difficile per tutti: riprendere in mano i principi della Carta del 1947 ( a partire dal secondo comma dell' art. 3: " E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese" ) per farli diventare verità concrete per tutti. fv
LO RIPETO: LA MAGGIOR PARTE DELLE
PERSONE CHE HA VOTATO NO NON APPARTIENE AL MOVIMENTO DI GRILLO! Conosco un mare di gente che ha votato NO
senza avere alcuna simpatia per Grillo!
Ho incontrato giovani di trent'anni, che non votavano da dieci anni, che
sono andati a votare NO solo perchè hanno capito che i loro, già ridotti,
diritti erano in pericolo!
fv
PS: Il miglior commento, letto finora, sull'esito del referendum mi sembra questo:
PS: Il miglior commento, letto finora, sull'esito del referendum mi sembra questo:
Vorrei
che da oggi fossero tutti più umili e consapevoli del fatto che, in
democrazia, il popolo è sovrano. Io non ho votato contro Renzi, ho
votato contro una brutta riforma con la
quale, Renzi , si è voluto identificare, presuntuoso come è. Non erano
elezioni politiche, altrimenti non sarei mai potuta stare dalla parte di
Salvini o del Silvio nazionale o del Grillo urlante. Tutto quel
manifesto di " apres moi le deluge" , paventato da imperatore abusivo ,
si è sgretolato , stanotte, solo perché ha creduto, come sempre, di
poter decidere senza mandato, noncurante delle idee degli altri e
comprando il consenso con l'elemosina o con un colpo di mano. Se davvero
non esistesse alternativa democratica ad uno così , allora che frani
tutta, questa Italia serva. Buon lavoro a chi verrà , con l'auspicio che
si vesta di servizio e non si erga a novello Salvatore. Viva la
democrazia, viva il popolo. (Antonella Carulli)
Largamente condivisibile mi sembra anche questo intervento di
Alessandro Portelli :
Sono sollevato ma non sono contento. Abbiamo evitato una brutta riforma della nostra costituzione, ma il prezzo pagato è pesante. Per settimane ogni volta che aprivo facebook stavo male. La discussione, con amici, compagni, parenti che non la pensavano come me si era fatta acida, a volte aggressiva, sempre bipolare – grazie anche alle rischiose semplificazioni del mezzo, che non favorisce i ragionamenti e i distinguo. Adesso i toni continuano e se possibile peggiorano – chi ha votato no è amico di Salvini, chi ha votato sì è complice di Alfano e servo della banca J. P. Morgan… Io mi sono trovato insieme con gente che ammiro – Rodotà, la Cgil… - e come me ha votato gente che non mi piace (Grillo) e gente che combatterò tutta la vita (Salvini). Lo stesso vale per l’altro schieramento – gente che ammiro (Barca), che rispetto (Prodi) , che non capisco (Cacciari) insieme con gente che temo (Marchionne e la Confindustria) e che rispetto molto di meno (Verdini, Cicchitto, Confalonieri).
Io credo invece che dobbiamo ripartire da ciò che unisce le persone civili e democratiche, quale che sia la scelta che hanno fatto su questo argomento, e non scavare su quello che ci divide; ritrovare un lavoro condiviso sui principi fondamentali del nostro vivere comune e sulle questioni concrete – e, possibilmente, su una repubblica che ritrovi il modo di rappresentare i suoi cittadini invece di separare le istituzioni dalle persone in nome di una governabilità a prescindere. Che fra gli altri danni provoca mancanze di ascolto e conseguenti errori di prospettiva come quelli che hanno indotto Renzi a credere di poter trasformare questa discussione nel merito in un plebiscito fra schieramenti, sottovalutando gli stati d’animo che circolavano nel paese e i problemi quotidiani che le persone vivono. Rimettiamoci in testa che governabilità e rappresentanza non sono contraddittorie ma l’una condizione dell’altra – e cerchiamo di lavorare con chi ci sta per ricostruire quella relazione partecipativa fra cittadini e istituzioni in cui consiste la politica e su cui si fonda la costituzione antifascista. Non a caso la sola cosa su cui tutti sembrano essere d’accordo è proprio che l’alta partecipazione al voto (che non si era verificata nelle tornate recenti) è stato un grosso fatto democratico. Può essere qualcosa su cui lavorare.
Largamente condivisibile mi sembra anche questo intervento di
Alessandro Portelli :
Sono sollevato ma non sono contento. Abbiamo evitato una brutta riforma della nostra costituzione, ma il prezzo pagato è pesante. Per settimane ogni volta che aprivo facebook stavo male. La discussione, con amici, compagni, parenti che non la pensavano come me si era fatta acida, a volte aggressiva, sempre bipolare – grazie anche alle rischiose semplificazioni del mezzo, che non favorisce i ragionamenti e i distinguo. Adesso i toni continuano e se possibile peggiorano – chi ha votato no è amico di Salvini, chi ha votato sì è complice di Alfano e servo della banca J. P. Morgan… Io mi sono trovato insieme con gente che ammiro – Rodotà, la Cgil… - e come me ha votato gente che non mi piace (Grillo) e gente che combatterò tutta la vita (Salvini). Lo stesso vale per l’altro schieramento – gente che ammiro (Barca), che rispetto (Prodi) , che non capisco (Cacciari) insieme con gente che temo (Marchionne e la Confindustria) e che rispetto molto di meno (Verdini, Cicchitto, Confalonieri).
Io credo invece che dobbiamo ripartire da ciò che unisce le persone civili e democratiche, quale che sia la scelta che hanno fatto su questo argomento, e non scavare su quello che ci divide; ritrovare un lavoro condiviso sui principi fondamentali del nostro vivere comune e sulle questioni concrete – e, possibilmente, su una repubblica che ritrovi il modo di rappresentare i suoi cittadini invece di separare le istituzioni dalle persone in nome di una governabilità a prescindere. Che fra gli altri danni provoca mancanze di ascolto e conseguenti errori di prospettiva come quelli che hanno indotto Renzi a credere di poter trasformare questa discussione nel merito in un plebiscito fra schieramenti, sottovalutando gli stati d’animo che circolavano nel paese e i problemi quotidiani che le persone vivono. Rimettiamoci in testa che governabilità e rappresentanza non sono contraddittorie ma l’una condizione dell’altra – e cerchiamo di lavorare con chi ci sta per ricostruire quella relazione partecipativa fra cittadini e istituzioni in cui consiste la politica e su cui si fonda la costituzione antifascista. Non a caso la sola cosa su cui tutti sembrano essere d’accordo è proprio che l’alta partecipazione al voto (che non si era verificata nelle tornate recenti) è stato un grosso fatto democratico. Può essere qualcosa su cui lavorare.
Riprendo dalla mia bacheca fb alcuni commenti che ha suscitato il post:
RispondiEliminaValentina Richichi: Non è facile smontare un tale equivoco, specie perché chi è di sinistra crede che il PD sia sinistra.
Marianna Capace: Io penso che siano tutti un'unica "mafia"... Questa non è politica.
Andrea Namio É il popolo che vince o perde!
Lorena Bruno: Non ha vinto Grillo, ma lo farà presto, ora che è caduto il governo.
Vincenza Lorusso: Avrebbe vinto la democrazia anche se avesse vinto il si. Il voto è un'istituzione democratica... Anche in America dove hanno eletto Trump ha vinto la democrazia...Ha pervalso l'opinione dei no. Bene o male che sia per il paese...
Giovanna Nobile: Caro Francesco, purtroppo tutto è partito da questo equivoco. Ho votato NO pur dispiaciuta di essere in compagnia di gente che non stimo. Un voto contro la persona di chicchessia mostra poca consapevolezza.
Maria Smintello: Diciamolo forte Francesco. Era un referendum per distruggere la Costituzione e gli ultimi valori di dignità e lavoro del paese. Punto. Sono strategie di manipolazione di massa. Il resto è fuffa. Non ha vinto nessuno. Abbiamo solo difeso la Costituzione...
Graziella Comoglio: Vero. I toni "effervescenti" sono rientrati. L'amicizia è stima... vince la stima. Buona giornata !!!
Antonio Corrado: "Odio essere tirato per la giacchetta e ho detestato questo referendum dal primo momento. Un referendum imposto dal governo, a fini di consenso personale in cui la campagna referendaria, dopo avere invaso ogni spazio possibile arriva fino dentro l’urna, perché non si è mai concepito un quesito referendario così fazioso, raggirante, che irrita solo a leggerlo, che chiede una cosa la cui risposta verrebbe ovvia, senza spiegare come ottenerla e a che prezzo…
RispondiEliminaLa politica è la politica, le istituzioni sono le istituzioni, come in campo ci sono i giocatori e c’è l’arbitro. Una riforma costituzionale deve coinvolgere giuristi, giudici costituzionali, professori e deve coinvolgere il parlamento. Non può essere imposta a colpi di ricatti di fiducia e di referendum. Il referendum, nobile istituto che ci ha chiamato a scegliere su grandi temi civili, e non tecnici, (questioni importanti e super partes buttate nella canea dell’agone pubblico), è uno dei pochi strumenti di legge popolare, che viene dal basso. L’esca avvelenata su cui si è stati chiamati a decidere col solito carico di divisione, propaganda, cappelli pronti da metterci sopra, tra le molte altre privazioni di rappresentanza diretta, contiene l’innalzamento della soglia di legge popolare e di referendum.
Se il governo aveva bisogno di una legittimazione politica doveva indire le elezioni politiche, e così le opposizioni, possibilmente con una legge non giudicata anticostituzionale, anzi che mettere mano alla costituzione stessa e aizzare tutti a sbranarcisi sopra, in questa colossale ricattatoria e furbesca operazione di distrazione di massa."
Vinicio Capossela
Francesco Virga: Ti ringrazio tanto, carissimo Antonio, per avermi fatto conoscere questo bellissimo commento di VINICIO CAPOSSELA che non conoscevo e che condivido pienamente.
Io ho votato NO.
RispondiEliminaNon siamo stati chiamati a votare un partito. ...ma la riforma della Costituzione! Fare passare il messaggio che abbiano vinto alcuni partiti o movimenti è irrispettoso e stupido! (I.D.B.)
contro la legge truffa del 53 votarono tutti , compresi monarchici e fascisti..è la parola truffa che attira...
La mia bacheca di fb, a seguito diquesto post, è stata inondata di commenti. Non posso riprodurli tutti. Di seguito eccone altri:
RispondiEliminaRosetta Aulico: scusa Virga ti do ragione, ma Grillo e salvini già si sentono a palazzo Chigi, vuoi o non vuoi è anche la vittoria di Grillo e Salvini
Ida Erminia Fava: Sono una di quelle persone
Giovanna Nobile: In queste precedenti affermazioni c'è un equivoco di fondo oserei dire tragico, la Costituzione è la garanzia della democrazia mentre tutto il resto passa e cambia. Votare SI' per non far cadere il governo perché Renzi l'ha messa sul personale, mi se...Altro...
Francesco Virga: Quello del 4 dicembre 2016 è stato il voto meno di pancia e più di testa di tutta la storia repubblicana dell'Italia!
Rosetta Aulico: signora Nobile, ma chi l'ha detto che chi ha votato Si l'ha fatto per non fare cadere Renzi, ma le sembra che chi ha votato si, siamo senza cervello, o non ragioniamo..sono scelte che si sono fatte, con ambedue ragioni di come si pensa, lei convinta con il, io altri convinti con il si, ma ragionati con il cervello.
Giovanna Nobile: Forse mi sono spiegata male. Il voto di chi ha manifestato questa paura sicuramente mi sembra non consapevole. Mi guardo bene dal pensare che solo chi ha votato NO è intelligente o viceversa. In ogni caso in entrambi gli schieramenti abbiamo avuto anche cattiva compagnia.
Giovanna Nobile per Rosetta: quanto segue è ció che ho postato ieri mattina.
"Sono veramente addolorata da questi isterici commenti a caldo sospesi tra SÌ e NO come se ci fossero vincitori e vinti. Confondere Renzi o i politici con la Costituzione è stato e continua ad essere un equivoco. Per quanto mi riguarda, io ho votato secondo coscienza senza un pensiero per lui e dispiaciuta di essere schierata con persone che non stimo. Adesso soltanto il tempo potrà darci risposte."