26 aprile 2014

IN MEMORIA DEL PAPA BUONO


« Cari figlioli, tornando a casa, troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite: "Questa è la carezza del Papa!" »
(Papa Giovanni XXIII)
 







In questo blog abbiamo più volte parlato di  Giovanni XXIII, il cosiddetto "Papa buono". Tra l'altro mi pare opportuno ricordare che sul n° 3 di NUOVA BUSAMBRA abbiamo ristampato le numerose pagine che Pasolini dedicò a questo grande uomo.
Ma questa sera desidero raccogliere il cortese invito dell'amica Antonietta Zuccaro pubblicando una sua poesia e il brano di un  celebre discorso dello stesso Papa:

Dal discorso della luna
 

Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero. Qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera - osservatela in alto - a guardare a questo spettacolo. […]La mia persona conta niente, è un fratello che parla a voi diventato padre per la volontà di Nostro Signore, ma tutti insieme, paternità e fraternità, è grazia di Dio. Tutto, tutto! Continuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene così, guardandoci così nell'incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte quello, se c'è, qualche cosa che ci può tenere un po' in difficoltà. Niente. Fratres sumus. La luce che splende sopra di noi, che è nei nostri cuori, che è nelle nostre coscienze, è la luce di Cristo, il quale veramente vuol dominare con la grazia sua tutte le anime.
Stamattina è stato uno spettacolo che neppure la Basilica di San Pietro, che ha quattro secoli di storia, non ha mai potuto contemplare. Apparteniamo quindi ad un'epoca nella quale siamo sensibili alle voci dall'alto, e vogliamo essere fedeli e stare secondo l'indirizzo che il Cristo benedetto ci ha fatto. Finisco dandovi la benedizione. […].Questa sera lo spettacolo offertomi è tale da restare ancora nella mia memoria, come resterà nella vostra. Facciamo onore alle impressioni di questa sera! Che siano sempre i nostri sentimenti come ora li esprimiamo davanti al cielo e davanti alla terra.
Fede, speranza, carità, amore di Dio, amore di fratelli, e poi tutti insieme, aiutati così, nella santa pace del Signore, alle opere del bene.
Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite "Questa è la carezza del Papa".  Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: "Il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza".
E poi tutti insieme ci animiamo cantando, sospirando, piangendo, ma sempre, sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuare e riprendere il nostro cammino.”




 Giovanni XXIII



***




ANTONIETTA ZUCCARO AL PAPA BUONO 


E’ detto
il “Papa Buono,”
il Papa del
Concilio Vaticano II,
l’eco della sua
magnanimità,
si è propagata
per tutto il mondo.

Di indole docile,
semplice, mite,
anima pura,
che ama il prossimo
la terra e la natura;
umili le sue origini ,
nobili i suoi sentimenti,
trattava in egual modo
gli ultimi e i potenti.

Dal Suo cuore
pregno d’amore,
scaturiva  anche
poesia ;
e sublimava
dolci discorsi,
con valente
maestria.

Come, non ricordare
il discorso d’apertura
del Concilio Vaticano II?
Parlò alla gente
di tutte le razze
che popolano il mondo.
Parole immortali
consegnate alla storia,
che vivranno nei secoli
a futura memoria.

Egli così invitò
la folla presente:
Tornando a casa,
portate, le carezze
del Papa ,
ai vostri bambini,
e ai sofferenti
e agli ammalati,
state loro vicini.

Poi volto
lo sguardo al cielo,
scorgendo su
un tetto di stelle
la fulgida luna,
incluse anche
l’astro d’argento,
in quel gioioso
storico commento.

Oggi che Santo
è diventato,
quella volta
la luna, 
un presagio                                                                              
ci ha annunciato:

Perché,
è dolce pensare,
che in  quella
lontana sera,
è apparsa
più luminosa
e splendente …..
Già,
vedeva un Santo
in mezzo alla gente.
                                   

Antonietta Zuccaro                      


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