22 aprile 2014

J. SEIFERT: IL PEGGIO ORMAI L'HO PASSATO



Il peggio ormai l’ho passato mi dico,
 ormai sono vecchio.
Il peggio dovrà ancora venire,  
ancora sono vivo.  
Ma se proprio volete saperlo,
  sono stato felice.
A volte un giorno intero, a volte per delle ore,  
a volte pochi minuti soltanto.

Per tutta la vita sono rimasto fedele all’amore.
  E se braccia di donna sono più delle ali,
  cosa sono le gambe?
Mi piaceva provarne la forza.
È tenera, quando stringono.
Che quindi le ginocchia schiaccino la mia testa!

Se chiudessi gli occhi in questa morsa
  non sarei come ubriaco
  e non sentirei un martellio così forsennato
  nelle mie tempie.  
Ma poi, perché chiuderli?

Ad occhi aperti
  ho attraversato questa terra.
  È bella, lo sapete anche voi.
Per me forse valeva più
di tutti i miei amori messi insieme.
  E il suo abbraccio è durato tutta la vita.

Quando avevo fame  
mi nutrivo quasi ogni giorno
  con le parole delle sue canzoni.

Quelli che se ne sono andati
  sparpagliandosi in altri paesi
  l’avranno scoperto:
il mondo è orrendo!  
Non amano e non sono amati.

  Noi amiamo, almeno.
Che quindi le sue ginocchia schiaccino la mia testa.

Jaroslav Seifert

(Traduzione di Alena Wildovà Tosi)
da “La colonna della peste”

Già pubblicata su http://poesiainrete.wordpress.com

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