“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
22 aprile 2014
J. SEIFERT: IL PEGGIO ORMAI L'HO PASSATO
Il peggio ormai l’ho passato mi dico,
ormai sono vecchio.
Il peggio dovrà ancora venire,
ancora sono vivo.
Ma se proprio volete saperlo,
sono stato felice.
A volte un giorno intero, a volte per delle ore,
a volte pochi minuti soltanto.
Per tutta la vita sono rimasto fedele all’amore.
E se braccia di donna sono più delle ali,
cosa sono le gambe?
Mi piaceva provarne la forza.
È tenera, quando stringono.
Che quindi le ginocchia schiaccino la mia testa!
Se chiudessi gli occhi in questa morsa
non sarei come ubriaco
e non sentirei un martellio così forsennato
nelle mie tempie.
Ma poi, perché chiuderli?
Ad occhi aperti
ho attraversato questa terra.
È bella, lo sapete anche voi.
Per me forse valeva più
di tutti i miei amori messi insieme.
E il suo abbraccio è durato tutta la vita.
Quando avevo fame
mi nutrivo quasi ogni giorno
con le parole delle sue canzoni.
Quelli che se ne sono andati
sparpagliandosi in altri paesi
l’avranno scoperto:
il mondo è orrendo!
Non amano e non sono amati.
Noi amiamo, almeno.
Che quindi le sue ginocchia schiaccino la mia testa.
Jaroslav Seifert
(Traduzione di Alena Wildovà Tosi)
da “La colonna della peste”
Già pubblicata su http://poesiainrete.wordpress.com
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