12 settembre 2014

F. CARBONE E G. GIARDINA NEL RICORDO DI DANIELL DE CONDAT

Daniell de Condat e Giacomo Giardina


      Daniell De Condat è un' antropologa francese, fondatrice del Comitato internazionale per la difesa dei bambini migranti, vissuta a Palermo e in Sicilia per tanti anni. Nella sua ricerca si è occupata con particolare attenzione delle comunità rom e zingare. Grande estimatrice di Francesco Carbone e del poeta Giacomo Giardina, è diventata una collaboratrice di NUOVA BUSAMBRA. 

           In vista dell’iniziativa in programma domenica prossima a Godrano, dove renderemo omaggio al poeta pecoraio, anticipiamo il brano di un suo articolo, che uscirà integralmente sul prossimo numero della  Rivista.

FRANCESCO CARBONE E GIACOMO GIARDINA 
NEL RICORDO DI DANIELL DE CONDAT

Francesco Carbone ha saputo mettere la sua umanità e la sua cultura al servizio della Sicilia. Di questa terra ha celebrato la ricchezza e la storia secolare con la ricca raccolta oggettistica esposta a Godranopoli,
La creazione di Godranapoli risponde anche alla necessità di disporre di un luogo in cui tradizione e modernità possano interagire con l’apporto della popolazione locale.
Godranopoli è dunque un leitmotiv della modernità di spirito con cui Francesco Carbone seppe arricchire la cultura siciliana.
Oggetti, tracce del tempo passato che siano letterarie o musicali, sono dunque valorizzate in quanto fondazioni della memoria storica del popolo siciliano.
In tal senso, alla costruzione della memoria etnografica contadina, partecipa la cultura materiale ma anche la tradizione orale.
Mi ricordo delle domeniche passate insieme a Francesco e al poeta pecoraio Giacomo Giardina : conservare la parola a scapito della memoria. Rendere eterna una lingua contadina, espressioni linguistiche di un tempo passato per legarle alle nuove generazioni.
La voce di Giacomo Giardina risuona come la cantilena di un tempo immemoriale : e gli occhi profondamente umani di Francesco sembrano dirmi, nel tepore di un pomeriggio di Primavera : « Ma Daniell, secondo te, la fruizione del passato di una civilta non passa indubitabilmente dalla parola e dalla conservazione di questa coûte que coûte ? ».

Daniell de Condat

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