Sabato 4 ottobre 2014
dalle ore 9 alle 13.30 si svolge a Bolognetta, presso la Biblioteca
comunale, il convegno di studi storici dal titolo “Oh chi m’abbinni
lària/l’annu sissantasei! - Città e campagna nella rivolta del Sette e mezzo”, dedicato alla sommossa popolare
che nel settembre 1866 sconvolse Palermo ed i paesi della provincia, con
numerosi caduti tra gli insorti e le forze dell’ordine. Seguirono la
repressione del generale Raffaele Cadorna che ordinò lo stato d’assedio ed i
tribunali militari speciali. Intervengono gli studiosi Salvatore Lupo e Nino
Blanda dell’Università di Palermo, Rino Messina, Antonella Folgheretti, Pippo
Oddo, Domenico Tubiolo, Aldo Sparti, Mimmo Gambino, Santo Lombino, Giuseppe
Spallino, Francesco Viviano. L’iniziativa è del Comune di Bolognetta,
dell’associazione culturale “Nuova Busambra”, della Biblioteca “Tommaso
Bordonaro”.
P.S. : a riprova del fatto che, come sosteneva Leonardo Sciascia, c'è più verità in tante pagine di letteratura che negli archivi storici, ripropongo una pagina di Andrea Camilleri che fa riferimento alla rivolta del sette e mezzo:
''Una tinta matinata del settembre 1866, i nobili, i benestanti, i borgisi, i commercianti all'ingrosso e al minuto, i signori tanto di coppola quanto di cappello, le guarnigioni e i loro comandanti, gli impiegati di uffici... che dopo l'Unità avevano invaso la Sicilia pejo che le cavallette, vennero arrisbigliati di colpo e malamente da uno spaventoso tirribìlio di vociate, sparatine, rumorate di carri, nitriti di vestie, passi di corsa, invocazioni di aiuto.
Tre o quattromila viddrani, contadini delle campagne vicino a Palermo, armati e comandati per gran parte da ex capisquadra dell'impresa garibaldina, stavano assalendo la città. In un vìdiri e svìdiri, Palermo capitolò, quasi senza resistenza: ai viddrani si era aggiunto il popolino, scatenando una rivolta che sulle prime parse addirittura indomabile''.
- Andrea Camilleri, Biografia del figlio cambiato.
P.S. : a riprova del fatto che, come sosteneva Leonardo Sciascia, c'è più verità in tante pagine di letteratura che negli archivi storici, ripropongo una pagina di Andrea Camilleri che fa riferimento alla rivolta del sette e mezzo:
''Una tinta matinata del settembre 1866, i nobili, i benestanti, i borgisi, i commercianti all'ingrosso e al minuto, i signori tanto di coppola quanto di cappello, le guarnigioni e i loro comandanti, gli impiegati di uffici... che dopo l'Unità avevano invaso la Sicilia pejo che le cavallette, vennero arrisbigliati di colpo e malamente da uno spaventoso tirribìlio di vociate, sparatine, rumorate di carri, nitriti di vestie, passi di corsa, invocazioni di aiuto.
Tre o quattromila viddrani, contadini delle campagne vicino a Palermo, armati e comandati per gran parte da ex capisquadra dell'impresa garibaldina, stavano assalendo la città. In un vìdiri e svìdiri, Palermo capitolò, quasi senza resistenza: ai viddrani si era aggiunto il popolino, scatenando una rivolta che sulle prime parse addirittura indomabile''.
- Andrea Camilleri, Biografia del figlio cambiato.
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