“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
01 dicembre 2014
PAESE REALE E PAESE REGALE
di Alessandra Daniele
Il tanto strombazzato 40% renziano è un record farlocco quanto le sue promesse. Calcolata la massiccia, maggioritaria astensione, il presidente PD dell’Emilia Romagna è stato in realtà votato solo dal 17% degli elettori. Questo significa che 9 emiliani e romagnoli su 10 saranno governati da qualcuno che non hanno eletto. Il vero record è questo.
Il vincitore di X Factor avrà una legittimazione popolare maggiore.
Diventa sempre più evidente quanto la cosiddetta democrazia italiana sia in realtà una monarchia da operetta, al momento rappresentata da un petulante reuccio che mentre l’Italia letteralmente sprofondava nel fango, ha passato tutto l’autunno fra cene di lusso, inaugurazioni, e vertici internazionali.
L’Italia è una satrapia pataccara il cui precedente kaiser sòla Berlusconi ha semi-abdicato per convenienza in favore di quello dei suoi principini ereditari che gli somigliava di più, cioè, come spesso succede, quello “bastardo”, cresciuto in un’altra famiglia, ma col suo stesso DNA politico e culturale.
La corte del Bastardo consiste essenzialmente in una schiera di principesse-immagine incaricate di rappresentarlo ripetendo pedissequamente i suoi slogan in tutti i talk show che non ha tempo e voglia di occupare di persona, e di affiancarlo alle cene come accompagnatrici.
Intanto la rabbia degli sfruttati viene convenientemente dirottata verso gli immigrati da Salvini, la nuova opposizione funzionale che i media monarchici hanno costruito apposta a questo scopo dandogli quasi più spazio televisivo che allo stesso Renzi.
”Salvini e Camusso sono due facce della stessa medaglia” ha sentenziato di recente il reuccio: in realtà sono Salvini e Renzi a essere due facce dello stesso culo.
Il M5S, l’ormai già vecchia opposizione funzionale, sta marcendo con la stessa velocità con la quale s’era sviluppato. L’arbitraria investitura regale del rampante Di Maio e degli altri quattro marchesi del Grillo sputtana definitivamente lo slogan ”Uno vale Uno” per quella cazzata acchiappa-gonzi che è sempre stata.
L’Italia è una monarchia, e neanche una di quelle moderne, europee, costituzionali, è una satrapia da terzo mondo nella quale una famiglia di spocchiosi parassiti consuma tutte le risorse, mentre al suddito viene additato come nemico il vicino di casa più sfruttato di lui, e le elezioni sono una farsa da mostrare alle telecamere e della quale chiacchierare inutilmente in Tv. Mentre la politica estera si stabilisce all’estero. E tutto il resto lo decide il mercato.
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