Scoprimmo Frazer ai
tempi del liceo grazie a Cesare Pavese. Leggerlo è stato una
sorpresa continua. Ci ha fatto capire la differenza fra sacro e
religioso. Poi sono venuti Eliade e Campbell.
Armando Torno
La verità
sul matriarcato, raccontata da Frazer
Un’opera imponente come
Il ramo d’oro (The golden bough) di James George Frazer, che giunse
alla terza edizione del 1907-15 a dodici volumi (c’è anche un
supplemento uscito nel 1937), non è mai stata tradotta integralmente
in italiano. Da noi c’è il lavoro dello scrittore e poeta Lauro de
Bosis (morto a trent’anni nel 1931) che diede la versione del
compendio realizzato dall’autore stesso nel 1922: uscì per la
prima volta in tre volumetti presso Stock di Roma nel 1925.
La medesima venne
ristampata da Einaudi nel 1950 in due volumi nella compianta
«Collezione di studi religiosi, etnologici e psicologici». In tal
caso fu aggiunta una prefazione di Giuseppe Cocchiara. E quando i
titoli di questa magnifica raccolta passarono a Boringhieri, l’opera
fu riproposta identica in tre volumi nel 1965 nella «Universale
scientifica» del nuovo editore torinese. Da allora si ristampa
periodicamente. Newton Compton ne pubblicò una versione «integrale»
a cura di Nicoletta Rosati Bizzotto (introduzione di Alfonso Maria Di
Nola) nel 1992: anche questa, però, è stata condotta sul compendio
ricordato.
Non farà dunque meraviglia che ci siano iniziative editoriali sulle parti non note in italiano de Il ramo d’oro . Esce ora, a cura di Maria Piera Candotti, la riproposta di Matriarcato e dee-madri (Mimesis, pp. 98, e 5.90). Il libro contiene i capitoli dedicati da Frazer a tale argomento, contenuti nel secondo volume di «Adonis, Attis, Osiris», quarta parte della (vera) edizione integrale, condotta sul testo pubblicato da Macmillan and Co (London 1951) alle pagine 202-218, quindi l’appendice sugli usi degli abitanti delle isole Pellew che è in calce al medesimo volume (pp. 253-268), nonché alcuni ampliamenti (quelli usciti nel 1937) sotto il titolo Aftermath. A supplement to the Golden Buogh (nell’edizione inglese citata sono alle pagine 365-75 e 373).
Il libro di Mimesis ebbe una prima edizione nel 1995 ma, data l’aria che tira nell’editoria italiana, si può considerare una novità. I temi del matriarcato, da Bachofen in poi, non danno tregua all’antropologia e alla cultura in genere. Vale la pena, per i loro riflessi religiosi, conoscerli su testi seri. Frazer, tra l’altro, indagando il fenomeno nell’Oriente antico nota: «Il matriarcato, la divinità di re e regine, il senso di un legame primigenio delle divinità con la natura: tutte cose che sono sopravvissute alle conquiste persiane, macedoni e romane per perire solamente sotto l’azione di un solvente molto più potente: il Cristianesimo».
Il Corriere della sera – 6 giugno 2014
James Frazer
Matriarcato e Dee-Madri
Mimesis, 2014
€ 5.90
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