16 novembre 2014

OGGI A CATANIA CESARE BASILE CANTA UN RACCONTO DI D. DOLCI






lunedì 17 novembre 2014

Catania, Teatro Odeon – ore 21.15

CESARE BASILE

Cesare Basile voce, chitarra
Simona Norato voce, chitarra, pianoforte
Massimo Ferrarotto percussioni, tastiere
Io ho sognato fuoco pure  
                                      
     da un Racconto siciliano di Danilo Dolci


Una novità assoluta in esclusiva per l'AME che l'ha voluta, un nuovo omaggio a Danilo Dolci del cantautore catanese Cesare Basile, tra i recenti vincitori del Premio Tenco. Con lui Massimo Ferrarotto - collaboratore di sempre - e la cantante e polistrumentista palermitana Simona Norato  (già tra le vincitrici del Premio Musicultura 2010 con il duo Iotatola).  

E' stato Danilo Dolci a riportarmi in Sicilia. Un uomo  venuto dalla provincia di Trieste fino alle sperdute campagne di Partinico ha parlato ai ricordi di un giovane punk arrabbiato e al rabbioso disgusto di un adulto cantautore. Gli ha parlato con le parole raccolte per strada. Le parole delle periferie e delle campagne, dei ladri e dei pescatori di frodo, dei carcerati e degli ambulanti, delle prostitute, dei tombaroli, delle guaritrici, dei lavoratori di giornata. Parole che sono storia ma che non partecipano della storia grande, quella storia che  nei libri commissionati dal potere, dalla politica e dalla fede, dovrebbe avere un fine. Sono parole che non giudicano se non se stesse, parole che raccontano e che dal racconto non vogliono niente se non avere voce. La materia non evolve dal male al bene, la materia consuma se stessa, anche se alcuni preferiscono consumare quella degli altri convinti di sottrarsi a questa semplice verità.
Dolci mi ha riportato a casa per stradine e sterrati mostrandomi con  parole raccolte settant'anni fa quanto ancora c'è da raccontare e quanto queste storie ancora da raccontare siano frutto della stessa miseria di un tempo.
Quale migliore presentazione per questo spettacolo, quindi, se non le parole con cui nel 1956 si bollò il racconto degli ultimi e di uno spicchio insignificante di terra: «Opera d'arte non è, perchè l'arte si vota al bello e al sublime; opera di scienza non è, perchè la scienza assurge dal particolare all'universale. Non essendo dunque opera d'arte e non essendo scienza, la descrizione dei fatti malsani va intesa come pornografia e pertanto l'autore va condannato».

Cesare Basile

                                          

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