Riprendo dal bel sito http://150anniinsieme.blogspot.it/ questo interessante post:
Otto Dix, nato da proletari, studia per cinque anni, dal 1909, alla Scuola di Arti figurative di Dresda; si arruola volontario e combatte in Polonia, Russia, Fiandre e Francia.
Le atrocità della guerra lasciano, ovviamente, un segno indelebile nelle sue opere, diventandone, insieme alla denuncia sociale e della critica all’ipocrisia borghese, il tema principale. Otto Dix diventa un pacifista.
Le atrocità della guerra lasciano, ovviamente, un segno indelebile nelle sue opere, diventandone, insieme alla denuncia sociale e della critica all’ipocrisia borghese, il tema principale. Otto Dix diventa un pacifista.
Nel 1927 diventa professore all’Accademia di Dresda e membro dell’Accademia Prussiana. Nel periodo dell’ascesa del nazismo pubblica qualche caricatura satirica di Hitler
e denuncia l’orrore della società dell’epoca nei suoi dipinti e viene
quindi inserito tra gli artisti degenerati, spogliato di tutte le sue
cariche pubbliche e 260 sue opere vengono sequestrate ed in parte
distrutte; passa un breve periodo in carcere con l’accusa di aver
attentato alla vita di Hitler, fino al 1939, rifiuta di lasciare il
paese, viene richiamato alle armi, in quanto veterano pluridecorato, e
viene fatto prigioniero dai francesi nel 1945. Rilasciato nel 1946,
riprende la sua attività artistica, producendo prevalentemente allegorie
religiose e si trasferisce sul lago di Costanza. Muore a Singen il 25 luglio 1969 78enne.
ASSALTO CON I GAS, Otto Dix |
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