13 gennaio 2015

SCIASCIA E UNAMUNO CONTRO CHI VINCE SENZA CONVINCERE


 Leonardo Sciascia su un giornale che non esiste più ha ricostruito  lo scontro verbale avvenuto, durante la guerra civile spagnola, all’Università di Salamanca tra Miguel de Unamuno, rettore della stessa Università, e un generale franchista:
“ Precisamente il 12 ottobre del 1936 – scrive Sciascia - durante una cerimonia tenuta nell’aula magna dell’Università, presente donna Carmen Franco, ad un certo punto il generale franchista Millan Astry, invalido di guerra, gridò il motto della Falange: VIVA LA MUERTE! Fu la goccia che fece traboccare l’indignazione di Unamuno. Si alzò a parlare: “Sento un grido necrofilo e insensato: viva la morte! Ed io che ho passato la mia vita a creare paradossi che suscitavano la colera di coloro che non li capivano, io devo dirvi, come esperto in materia, che questo barbaro paradosso mi ripugna. Il generale è un invalido. Sia detto senza alcuna intenzione di sminuirlo. E’ un invalido di guerra. Anche Cervantes lo era. Ma oggi, purtroppo, in Spagna ci sono troppi invalidi. E presto ce ne saranno ancora di più, se Dio non verrà in nostro aiuto. Mi addolora pensare che debba essere il generale Millan Astray a dirigere la psicologia di massa. Un mutilato che non abbia la grandezza spirituale di Cervantes, cerca solo un macabro sollievo nel provocare mutilazioni attorno a sé”.
Irato il generale Astray gridò: “Abbasso l’intelligenza! Viva la morte!” E Unamuno:
“Questo è il tempio dell’intelligenza – ALLORA L’UNIVERSITA’ LO ERA DAVVERO! MA DUBITO CHE OGGI LO SIA ANCORA!  Inciso mio – Voi state profanando il sacro recinto. E vincerete perché avete la forza bruta. Ma non convincerete. Perché, per convincere, dovrete persuadere. E per persuadere occorre proprio quello che a voi manca: ragione e diritto. Io considero inutile esortarvi a pensare alla Spagna. Ho finito”.






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