04 gennaio 2015

L' ITALIA E' TUTTA UN VIADOTTO SCORCIAVACCHE 1 e 2


    L' Italia intera fa finta di scandalizzarsi di fronte al "normale" crollo di una strada dell'ANAS! Il Corriere della Sera cerca di spiegare quanto accaduto. Ma chissà come mai la voce storica del capitalismo italiano (chè questo è il Corriere) si ferma sempre a metà e non ci racconta mai come finisce il film. 
    Detto per inciso, l'impresa costruttrice è impegnata anche nei lavori per la TAV in Valle Susa e per l'Aurelia bis a Savona. Ci sarà un motivo per tutti questi appalti pubblici? Aspettiamo una risposta dal Corriere.

Sergio Rizzo
Lo scandalo «normale» di un viadotto che crolla

Che un viadotto costato 13 milioni duri 7 giorni dall’apertura perché cede un tratto di manto stradale non può essere considerato normale. Siamo però in Italia, dove nessuna opera pubblica è realizzata in modo normale.

Oggi non abbiamo elementi per affermare che cosa sia andato storto in questo caso e di chi sia la responsabilità. Ma nessuno si stupirebbe se si venisse a scoprire che c’è stata qualche carenza tecnica rilevante, magari negli studi sul terreno, nel progetto o nelle stesse procedure di gara. Anche le pietre sanno come vanno le cose negli appalti pubblici. I bandi sono fatti spesso male, per non dire malissimo. Talvolta anche i progetti sono carenti, con gli esecutivi che sono impercettibilmente più dettagliati dei definitivi e gli esperti conoscono bene quanto sia importante questo fatto.

Il motivo è semplice: se i bandi fossero scritti con le mani anziché con i piedi e i progetti esecutivi fossero perfetti, non ci sarebbe bisogno delle varianti in corso d’opera. Né del contenzioso infinito che accompagna regolarmente ogni opera pubblica piccola e grande. E neppure degli arbitrati. Con il risultato che i costi sarebbero più umani, l’esecuzione più rapida e il prodotto migliore. Il caso della linea C della Metro di Roma, con le sue 45 (quarantacinque) varianti dice tutto. Come dice tutto il costo di un chilometro di autostrada o di ferrovia ad alta velocità, che in Italia è triplo rispetto a Francia o Spagna. Per non parlare delle 395 (tante ne sono state censite) opere mai finite, delle quali 150 nella sola Sicilia.

Né si può trascurare un altro aspetto decisivo. Chi fa il collaudo di un lavoro pubblico spesso riceve quel compito per ragioni diverse dall’effettiva competenza, più legate alla retribuzione che l’incarico porta con sé. Incarico, peraltro, che non dà luogo all’effettiva assunzione di responsabilità. Con la conseguenza che alla fine, nonostante le laute prebende, chi ha messo il bollino su un ponte, un viadotto o una strada mai viene chiamato a rispondere. Queste cose le sappiamo da 20 anni, ma nessuno ha mai voluto cambiare le regole. Ci sarà un motivo?

Il Corriere della Sera – 5 gennaio 2015
 
 ***
 
Avete letto il tweet  del Presidente del Consiglio di ieri? Eccolo:

" Viadotto Scorciavacche,Palermo. Inaugurato il 23 dic,crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas nome responsabile. Pagherà tutto

Ma Renzi pensa davvero di governare l'Italia con i tweet? 
Considerato che, come mostrano tante altre vicende nazionali ( dal MOSE veneto all' EXPO lombarda, dalla CUPOLA  romana alla TERRA DEI FUOCHI napoletana, dai nubifragi liguri ai disastri emiliani, ecc. ecc.), l'Italia intera sta franando,  quando pagherà il conto l'intera classe dirigente nazionale ( e non mi riferisco soltanto alla classe politica!) che ha consentito  tutto questo?
Quando pagherà la parte del suo conto Renzi?

5 commenti:

  1. Riguardo la strada franata in Sicilia desidero dire una cosa.In geologia , prima di procedere ad un opera su un terreno, viene indicato che bisogna fare uno studio particolare per studiare se il terreno è di tipo franoso.Anas oggi dice che le frane sono un evento non prevedibile. Falso... Vi è la perizia del geologo su questa struttura?

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  2. Viva la Coop sei tu, Viva il Pd al governo peggio peggio della DC!!

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  3. Roditore Traditore ammette di essere stato lui a inserire nella legge sulla frode fiscale quelle cinque righette che avrebbero potuto cancellare i delitti di Berlusconi, però rifiuta le “dietrologie”. Ha ragione: più chiaro di così...

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  4. Il ponte autostradale sulla Palermo - Agrigento inaugurato a Natale e crollato a Capodanno è opera delle cooperative rosse emiliane, la CCC Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, e la CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna. Un lavoro da 13 milioni di euro.

    La CMC famosa per gli innumerevoli lavori che si è aggiudicata in Italia e all'estero, da EXPO al Tav, e che risulta tuttora indagata per la truffa da 150 milioni di euro per il caso "porto fantasma di Molfetta" insieme al senatore Azzolini NCD (per cui il Senato ha negato l'utilizzo delle intercettazioni ma gli ha approvato l'emendamento per avere altri 10 milioni per il porto di Molfetta, da barzelletta eh!), anche in Sicilia ha vinto tutta una serie di lavori. Dalla metropolitana circumetnea di Catania (139 milioni) all'ammodernamento della strada statale 640 di Porto Empedocle (439 milioni) vantando record di costruzione, tempi e tecnologie: "il cantiere più attivo di tutto il Sud Italia", "La seconda tbm (fresa meccanica) più grande d'Italia", "Scavati mille metri in soli 3 mesi".

    E anche il ponte in questione si era aggiudicato il suo record personale: "Consegnato 3 mesi prima del previsto."
    E adesso se ne aggiunge uno nuovo "Crollato in soli 7 giorni".

    Ma potremmo ancora aggiungere "aperto senza collaudo", oppure "Inaugurato con gioia dall'Anas, che 5 giorni dopo però lo ha chiuso perchè stava già cominciando a sprofondare..."

    ‪#‎lafestainfinita‬

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  5. Sul mio diario di facebook è proseguito il dibattito sul caso in questione. Riporto di seguito alcuni interventi:

    Nino Tuzzolino Artemusica: Mi sembra di vedere che non e la via edotto ma il raccordo alla alla stessa ed e un"altra cosa, meno dannosa qualche fluviale andò ad appesantire la gravità della zona riempita per raccordare quanto sopra .non lo visto sul posto, ma se e questo che si vede non e grave.auguri.

    Maria Marish: Vergognoso!!!!

    Francesco Virga: C'è davvero da vergognarsi per tutto quello che accade in Italia!

    Franco Sclafani: Ha ragione mio cugino Nino Tuzzolino si vede che è una persona intelligente. Hanno generalizzato un evento normale e non prevedibile dicendo di tutto e di più. L'unico errore che ha commesso il D.L. è quello di avere consentito l'apertura al traffico prima della fine dei lavori

    Francesco Virga: Caro Franco, io non sarò intelligente come Mastro Nino, comunque ti invito a leggere quanto ha scritto ieri Rizzo sul Corriere della Sera. Lo trovi sul blog del CESIM.

    Franco Sclafani: Non so cosa ha scritto Rizzo ma sono sicuro che non si riferiva a quello che è successo dal punto di vista tecnico

    Francesco Virga: Credo che sia utile anche per il tuo lavoro leggere questo articolo che si sofferma ad analizzare la normativa vigente in materia di lavori pubblici.

    Giovanni Giardina: Scusate, fuori da ogni pura interpretazione giornalistica, e pur ammettendo la gravità del fatto, ma va corretto il tiro! E' evidente una forte azione denigratoria prendendo spunto da un fatto esposto male nella sua reale concretezza. Il cedimento, non...Altro...

    Francesco Virga: Caro Giovanni, non serve a nulla buttare acqua sul fuoco. E' marcio fino al midollo il sistema degli appalti dei lavori pubblici! E non si tratta di una scoperta dell'ultima ora...

    Franco Sclafani: Bravo Giovanni hai colto perfettamente il mio pensiero

    Franco Sclafani: Al mio amico Franco Virga voglio dire che guardiamo il fatto da due punti di vista diversi e dal tuo punto di vista potrai avere anche ragione

    Giovanni Giardina: Caro Franco, lo sai mi trovi perfettamente in accordo con te sul marcio del sistema, ma io, proprio spinto dal voler capire cosa sia veramente successo, mi sono portato in loco e ho potuto, prima verificare la situazione, e poi parlare con alcuni che conosco impegnati in quel cantiere, rendendomi alla fine conto della realtà. Oggi mi chiedo e chiedo a Franco Sclafani che conosce la materia meglio di me, se è ancora valido il sistema dei ribassi d'asta. Mi sembra che alla fine, pur di far quadrare i conti ( in tutte le sue voci reali e non......!!!!) non si finisca per penalizzare la correttezza delle opere.

    Francesco Virga: Ora, finalmente, cominciamo a capirci! Vi sono comunque grato, cari amici, per aver prestato attenzione al caso, seppure da un punto di vista diverso dal mio.

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