09 aprile 2014

LIBERARE L'AMORE ...










                                                               ALEXANDRA

Perché l'amore sia naturale e limpido come l'acqua che beviamo, dev'essere libero e condiviso, ma il maschio esige l'obbedienza e nega il piacere. Senza una nuova morale, senza un cambiamento radicale nella vita quotidiana, non ci sarà una piena emancipazione. Se la rivoluzione sociale non mente, deve abolire, nella legge e nei costumi, il diritto di proprietà dell'uomo sulla donna e le rigide norme nemiche della diversità della vita.
Parole più, parole meno, questo pretendeva Alexandra Kollontai, l'unica donna col rango di ministro nel primo governo Lenin.
Grazie a lei, l'omosessualità e l'aborto smisero di essere crimini, il matrimonio non fu più una condanna all'ergastolo, le donne ebbero diritto al voto e l'uguaglianza salariale, e ci furono asili infantili gratuiti, mense comunali e lavanderie collettive.
Anni dopo, quando Stalin decapitò la rivoluzione, Alexandra riuscì a conservare la testa. Ma smise di essere Alexandra.


Eduardo Galeano, Pillola
 

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