In un mondo sempre più segnato dall' odio anche la poesia rischia di morire. Salviamola, salviamoci! (fv)
Io sono una pagina per la tua penna.
Tutto ricevo. Sono una pagina bianca.
Io sono la custode del tuo bene.
Marina Ivanovna Cvetaeva
Io non lo so se sia il destino oppure il caso
ma in questi tempi così ostili e incerti
mi prende l'innocente e un po' ambizioso
proposito di amarti.
ma in questi tempi così ostili e incerti
mi prende l'innocente e un po' ambizioso
proposito di amarti.
Anonimo
nel tuo chiuso silenzio
è la tua forza. Come
erba viva nell’aria
rabbrividisci e ridi,
ma tu, tu sei terra. Sei radice feroce. Sei la terra che aspetta.
Cesare Pavese
Adorno diceva, e lo capisco bene, che "scrivere poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie".
RispondiEliminaÈ anche vero che senza questa poesia, senza questo impromptu, non sapremmo più perché lottiamo.
Enrique Irazoqui