In “L'anima della sinistra” Claudio Sardo ricostruisce l'incontro fra cattolici e comunisti negli anni di Enrico Berlinguer.
Claudio Tito
Nel dialogo
Berlinguer-Bettazzi le radici del Pd?
«COSTRUIRE e far vivere
qui in Italia un partito laico e democratico». A pronunciare questa
frase non è stato uno dei "padri fondatori" del Pd. Non si
tratta di una scontata locuzione suggerita negli anni in cui il
centrosinistra italiano si è misurato con la formazione dell'Ulivo
prima e del Partito Democratico poi. Ma è di Enrico Berlinguer. Che
nella lettera dell'ottobre 1977 con cui rispondeva a Monsignor
Bettazzi definiva il Pci proprio in quei termini: «laico e
democratico».
Può essere la prova che
già in quegli anni, il Dna del tutto originale del Partito comunista
italiano prevedesse uno sviluppo nella direzione poi assunta dagli
anni Novanta in poi? Secondo Claudio Sardo, ex direttore dell' Unità,
nella sostanza sì. Nel libro L'anima della sinistra ( edito dalla
Eir) torna a pubblicare lo scambio epistolare tra il segretario
comunista e il vescovo di Ivrea, accompagnata da due saggi, di
Giuseppe Vacca, storico del marxismo e del Pci, e di Domenico Rosati,
ex presidente delle Acli.
È evidente che il
contesto politico e sociale di quelle due missive non è paragonabile
alla lunga transizione che ha impegnato il nostro Paese dalla caduta
del Muro di Berlino ad oggi. Era la stagione del "pensiero
lento" ma profondo e non quello veloce e superficiale di
twitter. La trasformazione del sistema dei partiti e la metamorfosi
della sinistra italiana hanno stravolto i parametri della politica
rispetto agli anni Settanta. Il confronto in quel periodo si basava
sul "compromesso storico" prima e sulla "solidarietà
nazionale" poi.
Sul dialogo e la
potenziale intesa, dunque, tra i due grandi partiti popolari che nel
1976 rappresentavano i tre quarti dell'elettorato e che però dal
dopoguerra si fronteggiavano su trincee opposte in una democrazia
bloccata. Eppure quel dialogo in una certa misura può rappresentare
l'embrione del Pd. «Non ci sarebbero stati in Italia né l'Ulivo né
il Pd – scrive Sardo - senza la storia del Partito comunista
italiano e senza la particolare natura della Democrazia cristiana».
I passi avanti compiuti
da Berlinguer nel rapporto con i cattolici (già avviato nei primi
anni del decennio precedente da Togliatti) e con l'associazionismo
cattolico, e l'idea – attualissima ma mai portata fino in fondo –
di una «seconda rivoluzione democratica», costituiscono, forse
anche involontariamente, il terreno più fertile per la costruzione
di una moderna sinistra «democratica e laica».
In quel quadro politico,
Monsignor Bettazzi chiedeva "garanzie" al Pci sulla sua
lealtà democratica e sulla possibilità di una convivenza civile tra
i cattolici e i comunisti, nonostante il materialismo marxista. In
una certa misura – osserva Rosati – quelli potevano essere
definiti i «valori non negoziabili» del tempo. La risposta del
leader di Botteghe oscure è "rivoluzionaria" rispetto al
movimento comunista internazionale.
La diversità italiana si
conferma nella dichiarazione che il Pci non «professa l'ideologia
marxista, come filosofia materialistica ateistica». E, spiega Vacca,
configura il Pci come «un partito non ideologico». Il confronto con
il mondo cattolico poneva così le premesse per dare vita a una
miscela culturale unica. «Quello che voi siete – diceva Aldo Moro
nel 1977 rivolgendosi al Pci – noi abbiamo contribuito a farvi
essere e quello che noi siamo, voi avete aiutato a farci essere ».
Per i comunisti italiani rappresentava anche lo strumento originale
per la ricerca di una "terza via" ante litteram tra
comunismo e socialdemocrazia. E negli anni Ottanta per non
rassegnarsi all'affermazione del riformismo di stampo craxiano.
Quindi, conclude Sardo,
«senza quell'intreccio nelle radici politico-cultirali della
sinistra, senza il peculiare impasto del comunismo italiano, il
centrosinistra avrebbe avuto una diversa configurazione e non
sarebbero state poste le basi per la nascita del Pd».
La repubblica – 13
gennaio 2015
L'anima della sinistra
a
cura di Claudio Sardo
Editori Riuniti Internazionali
euro 15
Nessun commento:
Posta un commento