Ristampato “Variazioni
in rosso”, splendido libro di Rodolfo Walsh, scrittore
guerrigliero, assassinato dai generali argentini nel 1977. La sua
scrivania conteneva un romanzo mai trovato scritto nelle lunghe notti
di militante braccato.
Massimo Carlotto
Lo scrittore che
colpiva i generali con i thriller
Scrittore , giornalista,
militante politico. Rodolfo Walsh ancora oggi è il vero punto di
riferimento di moltissimi autori centro e sudamericani, in
particolare per la generazione che, alla fine del sanguinoso ciclo
delle dittature, scelse negli anni Novanta di dedicarsi al romanzo
poliziesco per raccontare la realtà di paesi feriti e di sogni
infranti. Walsh diventa un modello non solo per lo spessore umano e
culturale, il rigore e il coraggio che hanno dominato la sua
incredibile storia personale, ma soprattutto perché fu proprio lui a
intuire in quella parte di mondo la necessità di trasformare il
genere in un racconto sociale, in netta contrapposizione con Borges
che volle sempre relegare il poliziesco alla sfera del mistero.
Variazioni in rosso , al
di là della bellezza dei tre racconti, anticipa in modo evidente
quella che sarà la vera ossessione narrativa di Walsh: investigare
il crimine, tra finzione e testimonianza, per dimostrarne la vera
natura. L'enigma e la sua risoluzione furono al centro di tutta la
produzione dell'autore, anche quella più squisitamente legata alla
realtà politica argentina, come Operazione Massacro del 1957 (che
anticipa uno stile che verrà poi riconosciuto al Truman Capote di A
sangue freddo) e ¿ Quién mató a Rosendo? del 1969. Un crimine,
un'indagine, una soluzione. Struttura classica che Walsh usò
strategicamente nei romanzi polizieschi per coinvolgere il lettore in
una serie di ragionamenti logici destinati a scoprire la verità. E
nei libri d'inchiesta non-fiction per sottrarre il lettore a una
verità ufficiale e menzognera e al contempo per sottoporgli prove
dell'esistenza di un'alternativa inoppugnabile.
In questo senso
l'investigatore dei romanzi è simile al giornalista investigativo.
Entrambi acquisiscono elementi, indizi e prove per svelare una verità
volutamente occultata, poco importa se da un assassino di carta o
dallo Stato argentino. Variazioni in rosso è il riuscitissimo banco
di prova della metodologia di Walsh dopo la prima esperienza
dell'antologia intitolata Diez cuentos policiales argentinos.
Composto da tre racconti – "L'avventura delle bozze",
"Variazioni in rosso" (dedicato alla moglie Elina) e
"Assassinio a distanza" – e pubblicato nel 1953 nella
Serie naranja di Hachette, viene accolto favorevolmente dalla
critica, vince il Premio Municipal de Literatura e diventa un long
seller, a tutt'oggi sempre presente nelle librerie.
Le ragioni sono
molteplici. Lo spessore letterario della scrittura: «Sul dorso
grigio del mare persistevano gli ultimi riflessi della sera. Le onde
correvano veloci verso la spiaggia, come una muta di levrieri
bianchi. E nel silenzio denso di una brezza salmastra, la voce di
Silverio Funes sembrava più opaca e affaticata del solito".
Come dimostra l'incipit di "Assassinio a distanza",
l'autore si misura con un progetto narrativo in cui l'eleganza, il
virtuosismo e l'intelligenza si fondono nella necessità di
costringere il lettore a giocare la stessa partita nell'applicazione
del senso comune alla risoluzione del caso.
La genialità delle
trame. Walsh gioca con le convenzioni del genere attenendosi alla
tradizione argentina che punta spesso a rinnovare modelli holmesiani,
forzandole però in ambientazioni decisamente locali che contaminano
irrimediabilmente le storie. Buenos Aires non è Londra e il
correttore di bozze nonché improvvisato e abile investigatore,
Daniel Hernández, è a sua volta profondamente portegno. La
superiorità intellettuale sul poliziotto ottuso, tanto cara ai primi
grandi autori da Poe a Conan Doyle, non ricopre funzioni meramente
poliziesche ma sconfina in territori più vasti dove la concretezza
dei fatti è l'unico modo per confrontarsi con la "Verità".
Quella stessa verità negata al popolo argentino che si trascina da
una dittatura a una democrazia "complicata" in attesa della
grande mattanza del 24 marzo 1976.
Humour e ironia. Walsh ne
fa un uso sapiente, sono la cifra delle "variazioni" che
impone al genere tra le righe delle convenzioni. È l'unico elemento
che condivide e probabilmente eredita da Borges. Ma della concezione
del genere di quest'ultimo negli anni rimarrà ben poco perché sarà
Walsh il modello da imitare. [...] Nato nel 1927 a Lamarque nella
provincia del Río Negro, da genitori di origine irlandese
notoriamente conservatori, dopo gli studi in un collegio di suore
irlandesi, a diciassette anni viene assunto dalla filiale argentina
delle edizioni Hachette dove lavora come traduttore e correttore di
bozze, ruoli che gli permettono di conoscere a fondo i grandi romanzi
polizieschi europei e statunitensi.
Tre anni dopo la
pubblicazione di Variazioni in rosso , la vocazione alla "Verità"
porta l'autore a trasferirsi sotto il falso nome di Francisco Freyre
in un'isola del delta del Tigre, armato di un taccuino e di un
revolver, per indagare su un grande crimine perpetrato dal governo
argentino. Riuscirà a svelare il complotto e a guadagnarsi l'odio
delle oligarchie e dei militari. [...]
Già nel 1959 aveva
partecipato a Cuba alla fondazione dell'agencia Prensa Latina. Nel
1973 milita nelle file del peronismo montonero, crea un dipartimento
di intelligence e, con il poeta Francisco "Paco" Urondo,
fonda il giornale Noticias , organo del movimento. Dopo il golpe di
Videla del marzo del '76, guida l'Ancla, Agencia Clandestina de
Noticias, per la convinzione che il terrore vinca a causa
dell'assenza di un'informazione puntuale e di massa. Rodolfo Walsh è
infaticabile. Imprendibile. Un gruppo clandestino dell'esercito
guidato dal famigerato Alfredo Astiz lo cerca, catturando e
torturando ogni possibile contatto.
Il 29 settembre del 1976
muore in un conflitto a fuoco la sua amatissima figlia Maria
Victoria, Vicki, di soli ventisei anni, e poco dopo anche il suo
amico Paco Urondo. Lo scrittore potrebbe fuggire all'estero, i
contatti non gli mancano di certo, invece sceglie di rimanere. Il 24
marzo del 1977 invia la "Lettera aperta di uno scrittore alla
Giunta Militare", che diventerà il manifesto d'accusa più
famoso di quegli anni. Nessun giornale la pubblica.
E il giorno dopo Walsh
viene circondato da una patota clandestina che cerca di sequestrarlo
in una strada di Buenos Aires. Ma lui non si arrende, estrae una
pistola, abbatte un militare ma viene a sua volta crivellato di
proiettili. Aveva cinquant'anni. Come racconteranno anni più tardi i
sopravvissuti del campo di concentramento clandestino della Esma, il
suo corpo viene mostrato ai prigionieri come un trofeo.
Il processo celebrato
recentemente ai suoi assassini, alcuni dei quali sono stati
condannati all'ergastolo, ha permesso di appurare che le case usate
dallo scrittore vennero saccheggiate dopo la sua morte. Uno dei
cassetti di una scrivania, caricata su un camion e venduta a un
rigattiere di fiducia, conteneva un romanzo che Walsh aveva scritto
nelle lunghe notti di militante braccato, dal titolo Juan se iba por
el río .
La figlia Patricia ora lo
cerca in tutti i modi. Durante il processo ha chiesto ai militari di
restituirlo, richiesta accolta da uno sprezzante silenzio. Eppure
sarebbe davvero importante ritrovarlo, non solo per ridare
completezza alle opere di Walsh ma per capire perché avesse deciso
di ritornare alla letteratura.
E di incredibile spessore
letterario sono le missive che lo scrittore invia dalla clandestinità
alla moglie per cercare di dare un senso alla morte della loro
figlia, o quelle agli amici. Ma la stessa lettera aperta ai golpisti
è di grande bellezza. Lo sdegno, la rabbia e la rivendicazione della
dignità sono espressi non solo in modo ineccepibile dal punto di
vista formale ma all'interno di un progetto narrativo ben definito.
Insomma Walsh non ha mai
rinunciato alla scrittura di alto livello anche nei periodi più bui
della sua esistenza. E Variazioni in rosso lo ha sempre accompagnato.
Daniel Hernández gli è sempre stato vicino, lo ha guidato mentre
cercava di dimostrare agli argentini le nefandezze dei governi, dei
potentati economici. Il terrore degli squadroni della morte.
Conoscere Rodolfo Walsh
è, per un lettore, un'avventura straordinaria. E questi tre racconti
sono il miglior modo per entrare in sintonia con il suo universo
narrativo.
La Repubblica – 4
febbraio 2015
Rodolfo Walsh
Variazioni in rosso
Sur, 2015
euro 15
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