14 gennaio 2014

LEZIONI DI DIRITTO COSTITUZIONALE



Ieri i giudici della Corte costituzionale hanno depositato le motivazioni di incostituzionalità della legge elettorale partorita dal regime del ventennio scorso. QUI le motivazioni della Consulta, QUI il testo in pdf.
Ora va fatta al più presto una legge elettorale compiutamente democratica.
Il Parlamento attuale è del tutto legittimato a farla, e la Consulta lo dice espressamente (come già aveva spiegato Zagrebelsky) : “Il principio fondamentale della continuità dello Stato – si legge nelle motivazioni – non è un’astrazione e dunque si realizza in concreto attraverso la continuità in particolare dei suoi organi costituzionali: di tutti gli organi costituzionali, a cominciare dal Parlamento” e tale principio prevale.  La sentenza “pertanto – precisa ancora la Consulta – non tocca in alcun modo gli atti posti in essere in conseguenza di quanto stabilito durante il vigore delle norme annullate, compresi gli esiti delle elezioni svoltesi e gli atti adottati dal Parlamento eletto“.
Ancora una volta Grillo e ilM5s hanno perso un’occasione per stare zitti e potevano risparmiarci l’orgia di populismo a soli fini propagandisti contro l’istituzione Parlamento chiedendo elezioni anticipate con la vecchia legge elettorale. Avevano persino chiesto una consultazione on line (circa 80.000 gli aventi diritto) rifiutando ogni dialogo con l’attuale Parlamento, per la cui elezione gli aventi diritto al voto sono un tantinello di più 50.449. 979 (cinquanta milioni e quattrocentomilanovecentosettantanove).
Poi un referendum Grillo lo ha fatto ieri, in orario di ufficio, sull’abolizione del reato di clandestinità. Hanno votato solo in 24.932, per fortuna hanno vinto i si, all’abrogazione, per 15.839 voti contro i 9.093 no.
Il referendum, per come la penso io, naturalmente stavolta è andato bene, ma il metodo è pessimo e molto pericoloso. Questa sinceramente non è democrazia, anche perché in base alla nostra Costituzione, che a parole i grillini dicono di difendere, nessun referendum può condizionare il voto dei singoli parlamentari che in base all’articolo 67 vengono eletti senza alcun vincolo di mandato.
Vi segnalo due articoli di oggi sul Manifesto:
- Norma Rangeri, La democrazia non è una mail, Manifesto, 14 gennaio 2014
- Alessandro Dal Lago, Un referendum d’imperio, Manifesto, 14 gennaio 2014

Art. 67.
Ogni membro del Parlamento
rappresenta la Nazione
ed esercita le sue funzioni
senza vincolo di mandato
.

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