Sottoscrivo ogni sillaba del giudizio di Nadia Urbinati sulla nuova legge elettorale approvata ieri a maggioranza dalla Camera dei Deputati. Si aspetta adesso il voto decisivo del Senato
NADIA URBINATI
TIRANNIA DELLA MAGGIORANZA
Quella che è passata alla Camera è una brutta legge, che premia chi ha potere non dando a tutti l’egual diritto alla rappresentanza. Una soglia dell’8% ce l’ha la Turchia mentre l’indicazione dell’UE è di non superare il 4%. Il premio di maggioranza è un altro assurdo regalo. In ogni caso le voci di opposizione sono punite: una strisciante tirannia della maggioranza, infatti raggiunta con un’alleanza dei due partiti più forti contro i deboli.
Aggiunge Stefano Baldazzi, in uno scambio su Facebook, che è “particolarmente grave la diversità delle soglie di sbarramento tra partiti coalizzati e non coalizzati che a mio avviso è incostituzionale in quanto il singolo voto non ha lo stesso valore a seconda di chi scegli. Da censurare anche le liste bloccate pur se corte e la mancanza della parità di genere. Infine le candidature multiple sono un ulteriore peggioramento in quanto l’eletto non si identifica con un territorio ma con una pluralità di zone.”
Ci sono evidenti condizioni di incostituzionalità. E che cosa fa l’opposizione nel Pd? Nulla di importante; e soprattutto non ci dà sicurezza perché si è aggrappata all’argomento della fedeltà: ma fedeltà a che cosa e a chi? La fedeltà dovrebbe essere ai principi di eguaglianza politica.
Dal sito http://www.libertaegiustizia.it/
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