Non crediamo che garantire la governabilità significhi togliere voce
alle minoranze (i "partitini ricattatori" secondo la vulgata renziana) e
alle rappresentanze organizzate della società civile (sindacati dei
lavoratori per primi) in nome di un decisionismo personalistico
insofferente di qualsiasi limitazione. Ad una democrazia compiuta non
servono uomini della Provvidenza (nè di destra, nè di sinistra).
La svolta autoritaria
Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali.
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.
Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis, Costanza Firrao
il Fatto – 28 marzo
2014
P. S.: Poco fa lo storico ADRIANO PROSPERI ha dichiarato:
Condivido il contenuto dell’appello: penso che il percorso precipitoso verso l’affermazione di un potere arbitrario privo di ogni legittimità democratica e determinato a sovvertire l’ordinamento costituzionale debba essere denunziato all’opinione pubblica. L’occasione delle elezioni europee deve essere colta per allargare al di là dei confini italiani la protesta. Si tratta di scuotere una opinione pubblica democratica e di sinistra che sembra pronta a digerire oggi ciò che non avrebbe mai lasciato passare col centro-destra di Berlusconi, e questo solo perchè stavolta il gioco è condotto da un leader nominalmente di centro sinistra.
P. S.: Poco fa lo storico ADRIANO PROSPERI ha dichiarato:
Condivido il contenuto dell’appello: penso che il percorso precipitoso verso l’affermazione di un potere arbitrario privo di ogni legittimità democratica e determinato a sovvertire l’ordinamento costituzionale debba essere denunziato all’opinione pubblica. L’occasione delle elezioni europee deve essere colta per allargare al di là dei confini italiani la protesta. Si tratta di scuotere una opinione pubblica democratica e di sinistra che sembra pronta a digerire oggi ciò che non avrebbe mai lasciato passare col centro-destra di Berlusconi, e questo solo perchè stavolta il gioco è condotto da un leader nominalmente di centro sinistra.
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