i maestri del sospetto
Pur
essendo esponenti di dottrine diverse fra di loro, anzi opposte su molti punti,
Marx, Nietzsche e Freud sono accomunabili nell’opposizione ad una fenomenologia
del sacro come propedeutica alla rivelazione del senso. La loro critica è
occasione per “liberare l’orizzonte per una parola piú autentica”.
"Ma questi tre
maestri del sospetto (Marx, Nietzsche, Freud) non sono altrettanti maestri di scetticismo; indubbiamente
sono tre grandi “distruttori”; e tuttavia anche questo fatto non deve
ingannarci; la distruzione, afferma Heidegger in Essere e tempo, è un
momento di ogni nuova fondazione, compresa la distruzione della religione,
nella misura in cui essa è, secondo Nietzsche, un “platonismo per il popolo”. È
oltre la “distruzione” che si pone il problema di sapere ciò che ancora
significano pensiero, ragione e persino fede.
Ora tutti e
tre liberano l’orizzonte per una parola piú autentica, per un nuovo regno della
Verità, non solo per il tramite di una critica “distruggitrice”, ma mediante
l’invenzione di un’arte di interpretare. Cartesio trionfa del dubbio sulla cosa
con l’evidenza della coscienza; del dubbio sulla coscienza essi trionfano per
mezzo di una esegesi del senso. A partire da loro, la comprensione è una
ermeneutica; cercare il senso non consiste piú d’ora in poi nel compitare la
coscienza del senso, ma nella decifrazione delle espressioni."
Paul Ricoeur, De
l’interprétation. Essai
sur Freud, Paris, 1965, trad.
it. Dell’interpretazione. Saggio su Freud, di E. Renzi, Il Saggiatore,
Milano, 1967, pagg. 46-48
Fonte: http://pensieroerealta.blogspot.it/2014/03/i-maestri-del-sospetto.html
Fonte: http://pensieroerealta.blogspot.it/2014/03/i-maestri-del-sospetto.html
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