Se se ne accorge anche
il Corriere....
Stefano Passigli
Il rischio di cambiare
di fatto la Costituzione
Da tempo è
in atto in Italia una modifica surrettizia della forma di governo
parlamentare e un continuo rafforzamento dell’esecutivo. Iniziato
con un sempre più frequente ricorso ai decreti legge, dopo lo stop
alla loro reiterazione da parte della Consulta e la resistenza del
Quirinale al loro abuso si è passati a un crescente ricorso alla
fiducia previa introduzione di maxiemendamenti. Questo processo si è
tradotto in un progressivo rafforzamento del governo, che è oggi in
Europa tra gli esecutivi dotati di maggiori poteri nei confronti del
Parlamento.
Ora — anche se non mancava qualche precedente — si è passati a porre la fiducia su una legge delega: un provvedimento che troverà attuazione in successivi decreti sui quali il Parlamento esprime pareri ma che non può emendare. Questo scardina ulteriormente la forma di governo parlamentare ed è un ulteriore passo verso uno pseudopresidenzialismo di fatto senza i checks and balances della vera forma di governo presidenziale. Si dirà: il Parlamento può negare la fiducia. Ma se i parlamentari sono scelti dai leader di partito e non dai cittadini esiste il più bieco dei vincoli di mandato: «o con me o non rieletto». Anche questo modifica — e non poco — la Costituzione.
La tanto conclamata crisi dei partiti tradizionali, più che causa di questa deriva, può esserne considerata una conseguenza. Forse, se l’intera seconda parte della nostra Carta viene progressivamente alterata, non è infondata l’opinione di chi ritiene che una Costituente eletta con metodo proporzionale sarebbe ben più legittimata di un Parlamento eletto col Porcellum a modificare le regole fondamentali del nostro sistema politico.
Il Corriere della Sera –
17 ottobre 2014
Pochi minuti fa, tramite facebook, mi sono pervenuti due commenti che trascrivo di seguito:
RispondiEliminaGraziella Priulla: Il più bieco dei vincoli di mandato: «o con me o non rieletto».
Riccardo Farci: La "democrazia" del ricatto con oggetto la "poltrona" .