Antonio Gibelli, La Guerra Grande. Storie di gente comune 1914-1919
Uscito nell’autunno dello scorso anno, questo lavoro – di uno dei nostri maggiori storici italiani della prima guerra mondiale, riconosciuto come tale anche a livello europeo – è costruito sulle “scritture di guerra” di gente comune, travolta e coinvolta dall’evento definitivo della modernità europea.
Gibelli ha scavato in lettere, cartoline, diari, memorie, scritti dai combattenti e da chi restava a casa: per tutti il riferimento fu l’immane e insensato conflitto. Si tratta di documenti conservati nelle “maggiori raccolte di scritture di guerra esistenti in Italia”, per esempio l’Archivio ligure della scrittura popolare (ALSP) di Genova, o l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo).
Opportuno leggere le lettere e i diari di cui tratta questo libro e confrontarli con la retorica bellicista delle settimane che precedettero il 24 maggio. La scrittura contadina è immediatamente consapevole del meccanismo inesorabile e formidabile che la guerra rappresenta; imprevedibile, imperscrutabile. Una guerra che pare non finire mai ed è smisurata nella capacità di annientamento.
Un libro da non perdere.
Da https://gruppodilettura.wordpress.com/
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