Il saggio di Max Ponte dedicato al
rapporto del futurismo italiano con la politica. I futuristi erano
fascisti? E qual era davvero il progetto di Filippo Tommaso Marinetti?
Viaggio attraverso la volontà futurista di portare l’arte al potere.
Verranno analizzati il pensiero, la storia e le vicende che hanno
accompagnato la prima fra le avanguardie storiche. Il saggio vuole
affrontare l’aspetto più autentico e più trascurato del futurismo, con
la speranza che possa essere compreso meglio il geniale disegno di
Marinetti e non solo. L’onda lunga del futurismo è giunta fino ad oggi,
nelle arti contemporanee, nel cyberspazio e nelle nuove guerre materiali
e immateriali che ci accompagnano. Max Ponte svolge attività di ricerca
presso l’Università Paris Ouest, ha pubblicato poesie e racconti, è
curatore di eventi letterari e mostre d’arte contemporanea.
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